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SIENA – Un balzo di 10 milioni in appena sei anni. L’università di Siena ha chiuso il 2021 con un risultato positivo di quasi 15 milioni, facendo segnare il miglior dato dal 2016.

“Si tratta di un risultato molto consistente – ha detto il rettore Francesco Frati, che chiude così in bellezza il mandato -, mette a disposizione degli organi di governo dell’ateneo risorse importanti per i futuri investimenti e per iniziative specifiche contingenti con il presente momento storico”. Al di là dei numeri del consuntivo, sono diverse le voci che possono far sorridere l’università. I proventi, innanzitutto, poco inferiori ai 200 milioni e cresciuti di circa l’8%, ma anche l’incremento del Fondo di finanziamento ordinario, con il quale il Governo assegna all’ateneo senese oltre 4 milioni nel triennio 2021-2023. In crescita anche la liquidità, che tocca i 66 milioni di euro.

Frati, evidenziando l’andamento, ha sottolineato la necessità di incrementare anche il numero del personale, dopo un periodo di mancato turn-over: “Adesso, però, è arrivato il momento di ricominciare a lavorare anche sul reclutamento del personale tecnico e amministrativo, un processo già programmato dagli organi di governo, condiviso con le organizzazioni sindacali”.

Sul fronte delle iscrizioni complessive, si registra una sostanziale tenuta nel corso dell’ultimo quinquennio; mentre sul fronte delle immatricolazioni e delle iscrizioni al primo anno delle lauree magistrali, durante il “biennio pandemico”, si è registrato un andamento altalenante. Resta la consapevolezza che, nel complesso del suddetto biennio, l’attrattività dell’ateneo nei confronti della platea studentesca è rimasta inalterata, facendo anche segnare un rafforzamento sul fronte delle iscrizioni alle Lauree Magistrali. Tale dato appare ancor più significativo se si considera che il numero di laureate e laureati nell’anno solare 2021 (3.160) è cresciuto rispetto all’anno precedente (+211) e fa registrare il suo picco massimo del quadriennio 2018-21.