SANT’ANNA DI STAZZEMA – “77 anni di pace e democrazia in Europa ci hanno abituato a vivere la libertà come se fosse un dato acquisito, uno stato delle cose immodificabile. Il concetto di libertà è ormai entrato a tal punto nel nostro modo di vivere e pensare che tendiamo a ritenerlo scontato.

Eppure, se apriamo agli occhi di fronte alle tante aree di crisi globali vediamo che la libertà è una eredità da preservare e coltivare anche nella contemporaneità”. Lo ha detto la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati a Sant’Anna di Stazzema per le celebrazioni del 25 aprile. “La guerra, che è una realtà in tante regioni del mondo, è ora ritornata prepotentemente anche nel cuore dell’Europa nel terribile scontro tra Russia ed Ucraina”. “In questo 25 aprile ci siamo trovati di fronte ad un conflitto davvero inaspettato, crudele, che non risparmia nessuno, che non ha pietà di donne e bambini. Abbiamo tutti nel cuore il loro grido di dolore”.

L’anniversario della Festa della Liberazione celebrato oggi a Sant’Anna è stato proprio caratterizzato dal parallelismo fra i tanti episodi tragici e crudeli avvenuti in Ucraina, come a Bucha e a Makariv, con i fatti accaduti il 12 agosto del 1944 nella località della Versilia in un eccidio nazifascista trucidò in una rappresaglia 560 civili inermi, donne, bambini, anziani.

Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha affermato: “In questa disgrazia l’auspicio è che l’Europa possa trovare una maggiore unione e un nuovo senso di pace. Ma dobbiamo ripartire dai valori dell’antifascismo e dalla resistenza, come quella del popolo Ucraino che stanno mettendo in atto per l’autodeterminazione del proprio popolo e per costruire un mondo di pace”. Il sindaco Maurizio Verona ha detto che “Sant’Anna è stata teatro di un crimine contro l’umanità. Qui sappiamo bene quanto sia importante l’Europa e le sue istituzioni. È necessario che l’Europa diventi forte socialmente e politicamente, vogliamo che assuma il ruolo di protagonista anche per fermare il conflitto in Ucraina” dove “Putin si sta comportando come si comportarono i nazisti in Italia nel 1944”.