VOLTERRA – Il turismo è uno dei settori che ha maggiormente sofferto nel difficile biennio stravolto dalle ondate pandemiche. Assenti del tutto i vacanzieri extra continente, il mercato delle vacanze ha retto grazie al turismo di prossimità (ossia italiani che sono rimasti nel Paese) e ai Paesi esteri vicini, concentrando però arrivi e partenze, sia nel 2020 sia nel 2021, strettamente nei mesi estivi.
Pesano ancora i postumi della crisi pandemica, che è tutt’altro che una faccenda chiusa, in più si mostrano minacciose le incognite legate alla guerra in Ucraina. Insomma, come sarà la stagione turistica? Ne parliamo con Carolina Taddei, assessore alla cultura del Comune di San Gimignano (Siena) e con Viola Luti, assessore al turismo del Comune di Volterra(Pisa).
Il Covid ha influito molto sulle destinazioni, privilegiando città turistiche più piccole rispetto alle grandi mete. Adesso incombe sul turismo un pesante interrogativo legato all’invasione russa in Ucraina. Quali previsioni è possibile fare sulla prossima stagione turistica?
Taddei: “Il tema della guerra è un’incognita ma indubbiamente una grande preoccupazione. In primo luogo non possiamo non pensare che sia una sconfitta della democrazia, della cultura e del nostro sistema in generale. Una guerra, pensando anche gli impegni internazionali assunti con l’agenda 2030, sembra veramente qualcosa di grottesco oggi. Volendo restare legati al tema del turismo la preoccupazione diventa economica e sociale: in primo luogo le guerre creano un clima di instabilità e paura che stavamo appena lasciando alle spalle dopo le varie chiusure e decreti legati all’emergenza sanitaria. L’Europa è una destinazione unica per il mercato americano, quindi temo ci saranno conseguenze nelle prenotazioni. Abbiamo in questo momento turismo americano, per quanto contenuto, e abbiamo prenotazioni per l’estate da questo mercato, qualche annullamento tuttavia si è già registrato. Immagino che sarà un’estate ancora legata al turismo italiano e europeo, per quanto le conseguenze della guerra potranno avere conseguenze economiche importanti sulla capacità di spesa dei viaggiatori. Le strutture stesse avranno un aumento dei costi che potrebbe portare ad un aumento dei prezzi che potrebbe non essere tollerato dai clienti. Ovviamente non vedremo ancora turismo asiatico né russo che comunque erano due bacini importanti per il nostro territorio. Contiamo quindi sul turismo italiano, europeo e in parte su quello americano”.
Luti: “Già dalla fine dello scorso anno sono state registrate prenotazioni nelle strutture ricettive di Volterra per la primavera e l’estate 2022, indice di un forte interesse da parte dei turisti. Nonostante le incertezze del periodo storico che stiamo vivendo, non ci sono state disdette, aspetto che fa pensare che la stagione possa continuare il trend positivo iniziato nel 2021. Già in questi giorni, infatti, in città stanno arrivando sia turisti italiani sia provenienti sia da Paesi europei”.
Ci sono già prenotazioni di vacanzieri e quali sono i progetti turistico-culturali in programma per il 2022?
Luti: “Oltre agli eventi annuali il programma di questo anno sarà legato alla Città Toscana della Cultura con un calendario di iniziative che prevedrà in totale 300 eventi, come concerti, festival, mostre, presentazioni di libri e che ha avuto inizio sabato 2 aprile con lo spettacolo, sul tema della rigenerazione umana, di Vinicio Capossela. Insomma, per Volterra sarà un anno importante che mette la città al centro di un progetto corposo con gli eventi legati al tema della rigenerazione umana sviluppati nel dossier di candidatura a capitale italiana della cultura 2022”.
Taddei: Ci sono appunto già prenotazioni da turismo italiano, europeo e anche americano. Tuttavia si stanno registrando delle cancellazioni legate all’incertezza della guerra. Stiamo chiudendo il cartellone estivo che sarà ufficializzato quanto prima. Sarà ancora un cartellone che risente delle ristrettezze di budget, portate dalla pandemia, che tuttavia avrà la capacità di valorizzare il talento dei musicisti e degli artisti di San Gimignano. Ci auguriamo che sia possibile recuperare tutte le iniziative storiche del nostro cartellone e che le norme vigenti rendano possibile lo svolgimento delle iniziative in sicurezza, ma senza le numerose restrizioni alle quali ci siamo dovuti abituare negli ultimi anni”.
Volterra e San Gimignano: bollono in pentola progetti in rete, o a livello di ambito turistico, da sviluppare nel corso del 2022?
Taddei: “Insieme a Volterra in primo luogo partecipiamo a sostegno della Capitale della Cultura con alcuni festival storici di San Gimignano nel cartellone condiviso: Nottilucente, Orizzonti Verticali e anche il neonato IN3C. Poi ci auguriamo di riportare nelle nostre città le rievocazioni storiche che ci caratterizzavano in passato, nonché alcune progettualità legate all’arte contemporanea ambientale, altro elemento in comune fra le nostre città. Con l’augurio che le progettualità anche degli operatori dei nostri territori diventino sempre più solide e ricche come già accaduto per la storica gara podistica San Gimignano-Volterra”.
Luti: “Con San Gimignano condividiamo la realizzazione di iniziative che verranno incluse nel calendario della Città Toscana della Cultura. Negli ultimi anni abbiamo portato avanti progetti legati all’arte contemporanea e alle peculiarità dei nostri territori. Spero, inoltre, che le collaborazioni tra le nostre città possano continuare e implementarsi, consolidando gli ottimi risultati raggiunti anche dalla collaborazione tra gli operatori nell’organizzazione della gara podistica San Gimignano-Volterra”.