Foto pagina Facebook sindaco Dario Nardella

FIRENZE – In Toscana il dibattito è aperto. E mentre il Consiglio regionale si appresta a modificare e ad alleggerire i vincoli della Legge Marson del 2014 sul governo del territorio arriva la presa di posizione del sindaco di Firenze Dario Nardella che guarda alla situazione italiana nel suo complesso.

“Ho una proposta: dobbiamo drasticamente ridurre i vincoli paesaggistici di tutela del territorio, dobbiamo dire che tutte le aree industriali della nostra città dovranno trasformarsi in aree dove realizzo impianti fotovoltaici” ha detto il primo cittadino intervenendo a Repubblica Tv.

“Uno degli effetti più negativi della guerra su Europa è il disallineamento sulle politiche energetiche. L’Italia è il vaso fragile di coccio in mezzo ai vasi di ferro: il nucleare è un capitolo chiuso, sull’idrogeno girano rapporti sull’Italia che dicono che è troppo presto. Sulle fonti rinnovabili abbiamo un problema gigantesco in Italia, il 70% del territorio nazionali è coperto da  vincoli. E non nel centro città ma sui capannoni delle aree industriali”.

Nardella ha ribadito che “l’Europa non ha una politica energetica e l’Italia è messa peggio”. Sui bilanci del Comune di Firenze “in poche settimane abbiamo accumulato un aumento della spesa energetica di 13 milioni di euro, quasi il doppio della spesa che abbiamo per gli asili nido. Ci sarebbero degli spazi di manovra: noi sindaci, a causa del rigore nel controllo della spesa pubblica, dobbiamo accantonare il 100% del fondo per i crediti di difficile esigibilità. Potremmo spendere subito questi soldi, in una situazione del genere potremmo liberare un 10% di questi fondi. Io ho incontrato il ministro Franco che è molto attento ma ora devono decidere. Abbiamo retto due anni, non reggiamo un terzo anno”.