ROMA – Il caffè espresso, what else? Talmente iconico da venir candidato a patrimonio immateriale dell’umanità per l’Unesco.

“E’ simbolo dello stile di vita di un paese e di una comunità e come tale ha la credibilità e il prestigio necessari per concorrere”, ha affermato il presidente di Confcommercio Toscana, Aldo Cursano. Per sostenere questa operazione sabato partirà la campagna promozionale, che coincide con la giornata nazionale del ‘Rito del caffè espresso italiano’.

Secondo l’indagine di Fipe-Confcommercio, solo in Toscana sono almeno 370 milioni all’anno i caffè espresso che vengono consumati al bar. “Attorno al rito della tazzina da consumare al bancone o al tavolo è nato e cresciuto il bar italiano come lo conosciamo oggi”, ha sottolineato Cursano, che poi ha aggiunto: “Con le ampie superfici pronti ad ospitare decine di persone per un espresso in piedi e tavolini studiati per condividere questa bevanda con un amico, magari per stringere un affare o sviluppare un’idea. Di questo modello il mondo si è innamorato e ha provato a copiarlo ma senza successo. Oggi questa candidatura vuole essere anche un’occasione di rilancio per un settore martoriato dalle misure restrittive che per oltre un anno e mezzo hanno messo a repentaglio la sopravvivenza di questa modalità di consumo”.

In Toscana esistono oltre ottomila bar-caffetteria, per un totale di quasi 20mila addetti. “Prima della pandemia il settore era ancora in fortissima espansione, anche perché i nuovi ritmi di vita e di lavoro avevano fatto crescere in maniera esponenziale i volumi di fatturato del ‘fuori casa”, ha racconta il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, che poi si è soffermato sulle difficoltà registrate durante la pandemia: “Il Covid per due anni ha imposto un freno fortissimo alla socialità, ai viaggi e di conseguenza anche allo sviluppo del fuori casa. E anche ora che stiamo tornando alla normalità se ne continuano a vedere gli effetti. Basti pensare allo smart working, che anche in Toscana ha fatto sparire dal radar dei bar migliaia di lavoratori”.