AREZZO – La sicurezza prima di tutto. Se poi gli interventi sono mirati all’ambito idrogeologico, allora la questione si fa ancora più importante. Logico quindi che il finanziamento di 20 milioni di euro per il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno assuma un valore non indifferente.

Riconosciuto anche dalla Regione Toscana, che ha dato il via libera all’operazione. Le risorse sono ripartite in due tranche: da una parte quelle destinate alla manutenzione ordinaria, dall’altra quelle per la manutenzione straordinaria e per la realizzazione di nuovi distretti irrigui. “Una notizia importante, sul piano operativo,  perché  l’approvazione del piano delle attività da parte della Regione Toscana – ha spiegato la presidente Serena Stefani – dà al Consorzio la possibilità di mettersi al lavoro, avviare le progettazioni e programmare l’apertura dei cantieri. E’ inoltre un importante riconoscimento per il nostro ente, che dimostra di avere un’ottima conoscenza del territorio su cui opera e  di aver saputo mettere a punto, nel rispetto degli indirizzi regionali,  una strategia per la mitigazione del rischio idraulico efficace e adeguata”.

Numeri che inseriscono in un’azione a tutto tondo per l’anno in corso. Ci sono circa due milioni euro di finanziamenti regionali: circa 700 mila destinati ai ripristini successivi agli eventi alluvionali, messi a disposizione dall’ordinanza n. 59/2019 del Commissario di governo contro il dissesto idraulico; quasi un milione e 200 mila euro per la manutenzione ordinaria delle opere di competenza regionale.
A questi si sommano gli oltre 8 milioni di euro, finanziati in parte dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e in parte dal ministero per la Transizione ecologica che andranno a rafforzare la tenuta del territorio e a contrastare l’emergenza climatica che, anche sull’Alto Valdarno, continua a mostrare in modo sempre più evidente i suoi effetti.

“Il nostro Consorzio – ha sottolineato il direttore Generale Francesco Lisi -, grazie alle sue capacità tecniche e progettuali, ha saputo intercettare sostanziose risorse che, nel 2022, si trasformeranno in interventi strutturali e nuove opere di valore strategico, volti da un lato a migliorare la mitigazione del rischio idraulico nell’Alto Valdarno e dall’altro a potenziare la fornitura dell’acqua alle imprese agricole”.