FIRENZE – La Toscana della solidarietà si è messa in marcia in soccorso dell’Ucraina e del popolo ucraino. Gli aiuti si muovono in due direzioni. Da una parte quelli diretti in loco, con le iniziative di raccolta. Che siano medicinali, alimenti o vestiario pesante. Dall’altra, quelli mirati all’accoglienza.

Con l’intensificarsi del conflitto, aumentano quotidianamente i profughi che fuggono dalla guerra. Centinaia di migliaia di persone ogni giorno. Nel nostro territorio sarebbero pronti già 50 strutture per riceverle. Si tratta in buona parte di quelle individuate come alberghi sanitari. Il presidente regionale Eugenio Giani ha chiarito che la convenzione con la Regione è sempre in essere e quindi possono essere subito utilizzati. La metà di questi si trova a Firenze. Poi ci sono gli alloggi universitari e quelli messi a disposizione dalle Misericordie. C’è anche un numero verde che può essere contattato per offrire accoglienza, 800-927985.

Le prefetture si stanno organizzato con i vari attori locali per gestire al meglio questa fase, anche se la presenza in Toscana di una numerosa comunità di cittadini ucraini, circa 11 mila quelli censiti, rende consistente anche la via dei ricongiungimenti famigliari. Oltre a ciò, un’altra strada per fornire aiuto è quella delle donazioni. Attraverso gli organi internazionali che operano nel Paese, come la Croce Rossa, o iniziative più locali come le missioni umanitarie curate dalle diocesi.