L'azienda agricola di Suvignano a Monteroni d'Arbia in provincia di Siena

FIRENZE – Valorizzare attraverso Ente Terre regionali Toscane, l’attività agricola e zootecnica della tenuta di Suvignano, con un necessario piano di intervento che ne potenzi e ne migliori la redditività e la competitività e introdurre processi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Questo l’impegno chiesto alla Giunta regionale nella mozione che vede prima firmataria la consigliera regionale Anna Paris (Pd) e che è stata votata all’unanimità, questa mattina in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd).

La Tenuta di Suvignano è un bene confiscato alla mafia in via definitiva nel 2007, che, per le sue dimensioni di 713 ettari, è stata la confisca più grande avvenuta in una regione del centro nord Italia e che nel 2018 le quote dell’intero capitale della società agricola sono state trasferite ad Ente terre regionali.

Nell’atto si chiede, inoltre, di attivarsi nei confronti della società agricola Suvignano srl affinché venga valutata la possibilità di ottenere la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP)  per perfezionare la natura della stessa società così come per avere la possibilità di aver riconosciute le agevolazioni di natura fiscale e tributaria, oltre che per l’accesso ai piani di sviluppo rurale, previsto a seguito del conseguimento della qualifica IAP.

Gli obiettivi della Regione, rispetto alla tenuta, sono da un lato la diffusione e la promozione della cultura della legalità e della lotta alla criminalità organizzata, facendo della tenuta il ‘centro delle attività di educazione alla legalità’  in raccordo con scuole, università e mondo dell’associazionismo e dall’altro svolgere proficuamente l’attività agricola.