FIRENZE – Un inno al Made in Italy. Lo spartito questa volta è la Gazzetta ufficiale, che riporta il decreto interministeriale sull’etichettatura di origine obbligatoria, come da disposizione dei ministeri delle Politiche agricole, Sviluppo economico e Salute.

Quindi, se il grano è canadese, il latte per la mozzarella lituano oppure i suini olandesi, sarà scritto chiaramente sul prodotto. Un successo che porta la firma anche della Coldiretti Toscana, che a lungo ha insistito per la difesa delle produzioni nazionali.

“Il provvedimento – spiega il presidente Fabrizio Filippi – prevede che sulle etichette dei principali alimenti sia obbligatorio indicare la provenienza per consentire scelte di acquisto consapevoli in un momento in cui è importante sostenere l’economia, il lavoro e il territorio. Rappresenta un passo determinante per impedire che vengano spacciati come Made in Italy prodotti di bassa qualità provenienti dall’estero che non rispettano i rigidi paramenti di qualità di quelli nazionali”.

Il decreto risponde anche alle richieste di quella fetta di consumatori che, secondo il rapporto Coldiretti/Censis, verifica gli ingredienti di cui si compongono gli alimenti da acquistare, scorrendone quella sorta di carta d’identità istantanea che è l’etichetta. L’etichettatura di origine obbligatoria dei cibi è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002, dopo l’emergenza mucca pazza.