SIENA – “La multiutility regionale va fatta. Credo che possa essere funzionale ai bisogni dei territori e alla qualità dei servizi ai cittadini”.

Dalle colonne de La Repubblica Firenze il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, rompe il fronte del centrodestra (Arezzo, Grosseto, Pisa) e offre un patto – che guarda anche a infrastrutture, strade e ferrovie – al primo cittadino di Firenze Dario Nardella tra i sostenitori, insieme al Pd e a Prato, della necessità di una società toscana di gestione dei servizi pubblici.

Multiutility toscana acqua, gas e rifiuti. Via libera dai comuni soci Consiag

Un progetto a cui lo scorso anno avevano dato il via libera i 23 comuni soci di Consiag con un voto arrivato a maggioranza dei presenti (19 su 23) con la sola astensione di Agliana con l’intento di aggregare le aziende dei servizi pubblici locali, partendo da Alia, Publiacqua ed Estra.

Un iter avviato con la sottoscrizione di una lettera d’intenti tra i sindaci Nardella di Firenze, Biffoni di Prato e Barnini di Empoli, e ‘ratificato’ dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e che nelle intenzioni dei promotori dovrebbe trovare sul mercato finanziario le risorse per liquidare gli attuali soci privati, anche se la maggioranza azionaria della società sarà in mano ai Comuni: un passaggio che contempla una quotazione in Borsa da realizzare anche con il coinvolgimento di investitori locali (consumatori, lavoratori, fondazioni e forze economiche toscane) e che potrebbe puntare all’acquisto delle quote di Acea nelle risorse idriche.

Verso le multiutility. Acqua, energia e rifiuti. Da Firenze a Siena le grandi manovre per il controllo dei servizi

Al momento Estra rimane alla finestra, se è vero che, dopo l’assemblea dei soci di aprile in cui è stato approvato il bilancio nel discutere il progetto per la nascita di una multiutility toscana, “ha preso atto della relazione degli amministratori che hanno individuato in alcuni dirigenti di Estra, i soggetti idonei per la partecipazione alle fasi di analisi e approfondimento utili a ulteriori valutazioni da parte dei soci stessi”.

E così De Mossi, rompe gli indugi sottolineando come l’idea abbia “una serie di caratteristiche che rispondono alla visione del mio comune”. E ancora, sempre il primo cittadino “Sono un convinto assertore della necessità di una multiutility. Ci sarà da trovare un equilibro tra i Comuni. Quando ci si metterà a sedere per capire come si allocano i pesi in termini di rappresentanza e di utili, credo ci saranno tutti”, conclude De Mossi.