SIENA – Un’assunzione di responsabilità da parte dello Stato azionista, oltre a chiarezza e certezze sul futuro di Mps e dei suoi lavoratori. E’ quanto chiedono i sindacati dei coordinamenti di Banca Mps che parlano dell’ennesimo ‘giro di giostra’ per l’istituto senese.

“Torniamo a chiedere al Governo di essere messi a conoscenza ufficialmente, e non di apprendere dagli organi di stampa, degli esiti del processo di approvazione della proroga della permanenza dello Stato nel capitale di Mps e delle determinazioni riguardanti il Piano Industriale di Ristrutturazione presentato lo scorso dicembre e tuttora al vaglio delle autorità europee” hanno sottolineato le sigle sindacali First Cisl, Fabi, Fisac Cgil e Unisin.

“Si ritorna a parlar di Monte dei Paschi – attaccano i sindacati – sottovalutando la situazione di estrema incertezza che la banca sta vivendo in virtù di scadenze non ufficialmente prorogate, di un Piano strategico in attesa di approvazione dalla UE, di un necessario aumento di capitale solamente annunciato e, non ultime, delle legittime aspettative di migliaia di dipendenti per una situazione lavorativa più serena e di maggiore prospettiva”.

Sullo sfondo, infatti, rimane ancora aperta la questione degli oltre 4000 esuberi. “In tutto questo, oltre ai presunti destini degli attuali vertici aziendali, c’è in ballo il futuro di 21000 lavoratrici e lavoratori che, nonostante i troppi anni di incertezza e straordinarie difficoltà, continuano a dimostrare spirito di appartenenza e un’encomiabile capacità di servizio ai clienti del gruppo” si spiega ancora.

“Apprendiamo in queste ore, dagli organi di informazione, di un’iniziativa della direzione del Ministero Economia e Finanza orientata a fare pressioni sull’Amministratore Delegato, Guido Bastianini, affinché presenti le proprie dimissioni. Da giorni, circola anche la voce di una possibile uscita della Presidente, Patrizia Grieco, che potrebbe essere destinata ad incarichi esterni al Monte dei Paschi. Come organizzazioni sindacali aziendali abbiamo già denunciato, più volte, l’inopportunità del metodo utilizzato per la divulgazione di notizie che minano la stabilità di Mps e in particolar modo la serenità di lavoratrici e lavoratori che hanno fino a questo momento, nonostante tutto, contribuito a risollevare le sorti della nostra Banca, come dimostrato dai risultati di bilancio al 30 settembre 2021” concludono i sindacati.