ROMA – Il rinnovo della Autorizzazione integrata ambientale (Aia) alla Solvay di Rosignano (Livorno) era stato disposto dal Ministero dell’Ambiente nel 2018, prima che il ministro Roberto Cingolani si insediasse nel 2021, perché erano sopraggiunte nuove norme Ue, ed era necessario aggiornare l’autorizzazione in base a queste.
Il ministro Cingolani non ha alcun conflitto di interesse con l’azienda: da manager di Leonardo aveva soltanto lanciato un progetto di ricerca non commerciale fra le due aziende. Lo dichiara il Ministero della Transizione ecologica in un comunicato, dopo che il deputato pentastellato Francesco Berti in una interrogazione ha chiesto chiarimenti sul rinnovo anticipato dell’Aia alla Solvay.
Solvay, il M5s contro Cingolani: “Chiarisca l’autorizzazione ambientale”
“A seguito delle polemiche sul rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) rilasciata dal Ministero della Transizione Ecologica a Solvay nel gennaio 2022 – si legge nella nota -, si precisa che la revisione dell’AIA è stata disposta dal precedente governo nel marzo 2018, ben prima che si costituisse il Ministero della Transizione Ecologica e che il prof. Roberto Cingolani diventasse Ministro”.
“Ogni qualvolta l’Unione europea rilascia nuove prescrizioni sulle migliori tecniche applicabili a livello ambientale – prosegue la nota – è obbligatorio provvedere al riesame dell’AIA precedente: questo vale per Solvay come per tutte le aziende. Questo significa che non c’è alcun nesso tra la revisione dell’AIA nel gennaio 2022 con la scadenza dell’AIA precedente prevista per il 2027”.
Inoltre “l’autorizzazione non viene elaborata dal Ministro, ma da una commissione indipendente composta interamente da tecnici, con l’assistenza dell’Ispra e di altri istituti di ricerca competenti. Nelle nuove AIA viene sempre richiesto il parere della Conferenza dei servizi in cui sono rappresentati tutti gli enti interessati. Nel caso specifico dell’AIA di Solvay, tutti i pareri erano favorevoli, compreso quello del Ministero della Salute.
“I temi toccati dalla nuova AIA 2022 – scrive ancora il Mite – prescindono dal più ampio e complesso tema pregresso del danno ambientale e delle bonifiche a Rosignano. Su queste il Ministero sta comunque continuando a operare” ed è in corso “un’interlocuzione tra il Ministero e Solvay”.
“Si precisa infine che in merito al presunto conflitto d’interesse del Ministro, questo non esiste – conclude il Ministero -. Nel suo precedente ruolo di responsabile della Ricerca e Innovazione di Leonardo, il ministro Cingolani aveva lanciato un programma di ricerca e sviluppo non commerciale tra Leonardo e Solvay sui polimeri per applicazioni aeronautiche e che non prevedeva alcun finanziamento fra le parti”.