FIRENZE – Un spinta e un aiuto al turismo plein air. Annunciato a dicembre, con l’approvazione in giunta regionale degli indirizzi e delle linee guida, il bando che prevede contributi a fondo perduto destinati a Comuni con meno di ventimila abitanti che realizzeranno nuove aree di sosta per camper (o rimetteranno a nuovo spazi che già esistono) è pronto adesso per essere pubblicato sul sito di Sviluppo Toscana.

Dal 31 gennaio, fino al 5 marzo, si potranno presentare le domande. “È un segnale – spiega l’assessore all’economia e al turismo della Toscana, Leonardo Marras – che vogliamo dare anche al settore della produzione ed allestimento dei camper, perchè il distretto toscano è uno dei più importanti a livello europeo”. “Il turismo all’aria aperta – aggiunge – è un segmento importante dell’offerta toscana: prima della pandemia si registravano qui un sesto di tutte le presenze nazionali nel turismo outdoor e anche negli ultimi due anni i numeri sono buoni. Offrire maggiori servizi, dunque, aiuterà a farlo crescere ulteriormente in maniera diffusa”.

I progetti presentati dalle amministrazioni comunali saranno valutati sulla base di più elementi che concorrerano alla determinazione della graduatoria. I finanziamenti sono rivolti ai Comuni che al 31 dicembre 2020 contavano meno di ventimila abitanti, con punteggi premio per quelli ancora più piccoli al di sotto dei diecimila. Dovranno essere realizzate aree di sosta ‘green’, ovvero occupate per un quinto dello spazio da siepi ed alberature, con almeno cinque stalli di non meno 40 metri quadrati, dotate delle classiche colonnine di ricarica e di aree di scarico a pavimento autopulente, senza cioè griglie o canali di scolo. I lavori dovranno concludersi entro dicembre 2022.

La risorse messe a disposizione dalla Regione sono pari a 487 mila euro. Il contributo regionale coprirà metà della spesa ammissibile, che dovrà essere almeno 20 mila euro e non superiore ad 80 mila per le nuove aree e 40 mila per la riqualificazione di strutture che già esistono. Il finanziamento potrà dunque oscillare nel primo caso da 10 a 40 mila euro e nel secondo da 10 a 20 mila euro. Non sono ammissibili le spese per l’acquisto dell’area. Ogni Comune potrà presentare al massimo un progetto.