CASENTINO – Si è insediato ufficialmente il Distretto sanitario del Casentino appena ricostituito. Per la vallata un momento dal grande valore simbolico perché, dopo circa cinque anni, il Casentino ritorna ad essere autonomo sulle questioni della sanità territoriale.
Era il 2016 quando la vallata fu accorpata ad Arezzo e Valtiberina sul fronte socio-sanitario. La nuova autonomia, conquistata dopo anni di battaglie portate avanti in modo compatto dai sindaci, si espleterà innanzitutto con un maggiore peso politico, e con una rappresentanza diretta sui tavoli regionali e su quelli dei vertici Usl su questioni strettamente inerenti i bisogni e le criticità della vallata stessa.
In questo modo il Casentino sarà presente come tale anche all’interno della conferenza regionale sulla sanità, un’opportunità per i sindaci di vallata di portare i bisogni specifici dei loro cittadini. Il distretto avrà un potere programmatorio dal punto di vista socio-sanitario e questo rappresenterà una svolta per una pianificazione più mirata dei servizi alla persona e assistenziali che, in territorio montani come il Casentino, hanno bisogno di declinazioni particolari. Si ritorna, in poche parole, alla sanità di prossimità, ad ascoltare i cittadini e a poter agire e programmare in modo diretto e mirato.
Uno dei prossimi passi che dovrà fare il rinato Distretto Casentino, sarà la nomina del Direttore e quindi del Presidente.