ROMA – «Di suicidi ne ho visti tanti, quando giungi sul posto te ne rendi subito conto, in questo caso non so risponderle». Così il carabiniere Marcello Cardiello durante l’audizione in commissione d’inchiesta parlamentare su David Rossi ha risposto a chi gli chiedeva se avesse avuto l’impressione che si trattasse di suicidio al momento in cui si recò il 6 marzo 2013 nei luoghi teatro della morte dell’ex capo comunicazione di banca Mps.

Cardiello, luogotenente comandante della stazione carabinieri di Siena centro all’epoca dei fatti, ha detto di essersi recato prima dentro Rocca Salimbeni poi nel vicolo di Monte Pio dopo essere stato allertato dall’allora comandante provinciale dei Carabinieri Pasquale Aglieco. Giunto nella sede della banca Cardiello, insieme al carabiniere Careddu, è salito al terzo piano per recarsi nell’ufficio di Rossi, «non è stato un sopralluogo e nemmeno un’ispezione siccome ancora non si sapeva chi procedeva tra carabinieri e polizia – ha detto Cardiello -, siamo entrati per vedere se era stato messo a soqquadro l’ufficio, siamo entrati e usciti».

Soltanto più tardi, mentre si stava recando nel vicolo di Monte Pio, secondo quanto ricostruito dal carabiniere in audizione, Cardiello sarebbe stato chiamato dal Pm Nicola Marini per farlo andare a prendere e non sarebbe più entrato nell’ufficio di Rossi. «Verso mezzanotte e 45 minuti mi recai nella stazione per sentire a verbale alcune persone fino alle 3 insieme al dottor Marini» ha ricordato Cardiello specificando che, anche se procedeva alle indagini la Polizia, il Pm Marini aveva chiesto di recarsi in caserma «perché più vicina rispetto alla questura».