GENOVA – La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi, senza ipotesi di reato, dopo la trasmissione Non è l’arena di Massimo Giletti che si è occupata della morte di David Rossi, il capo della comunicazione di Mps precipitato dalla finestra del suo studio nel marzo 2013 a Siena.
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Nel corso della puntata, acquisita dai magistrati, si è parlato di due video e 61 foto inedite girate dalla Polizia e non allegate al fascicolo che i pubblici ministeri senesi aprirono dopo la morte. Dell’esistenza del materiale ha parlato la poliziotta della scientifica Federica Romano in audizione, il 25 novembre, alla Commissione parlamentare.
Il verbale dell’audizione del colonnello Aglieco ai Pm di GenovaIntanto la stessa Commissione manderà oggi ai Pm genovesi il verbale del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco, all’epoca comandante provinciale di Siena, che nel corso dell’audizione ha riferito di essere entrato nell’ufficio di Rossi subito dopo la morte con il Pm Antonino Nastasi, uno dei tre sostituti senesi, insieme a Nicola Marini e Aldo Natalini. Dal resoconto, per i commissari, sarebbe emerso un grave inquinamento probatorio: dal rovesciamento del cestino, alla chiusura della finestra da cui precipitò Rossi in un vicolo sul retro della sede di Mps, dagli effetti personali toccati o mossi nella stanza tra cui il computer, fino ai momenti in cui un pm avrebbe risposto a due telefonate pervenute sul cellulare del manager. Quest’ultima circostanza sarebbe stata smentita già dai tabulati telefonici. Ai magistrati genovesi, la Commissione manderà anche le audizioni di altri appartenenti alle forze dell’ordine, secretate: dal luogotenente Nesticò ai poliziotti Gigli, Marini e Romano. Nei prossimi giorni i Pm apriranno un fascicolo: le ipotesi di reato potrebbero essere quelle di favoreggiamento, omissione d’atti d’ufficio e falso.