ROMA – «Chiediamo verità e giustizia, che in un Paese sano sarebbero dovute arrivare da sole. Ci troviamo qui dopo nove anni a chiedere cosa sia successo quella sera. Per anni ci hanno accusato di essere delle complottiste, delle visionarie, ma oggi sappiamo che non era così».
E’ quanto ha affermato nel corso di una conferenza stampa Carolina Orlandi, figlia di Antonella Tognazzi, la ex compagna di David Rossi, il manager del Monte Paschi di Siena, morto il 6 marzo del 2013.
«Chiunque abbia immagini, anche solo all’apparenza non rilevanti, ci contatti: chiunque sappia ci può informare anche nel modo più riservato». E’ quanto affermato dall’avvocato Carmelo Miceli, legale di Tognazzi e Orlandi. «Ringraziamo il modo in cui sta lavorando la commissione d’inchiesta – ha aggiunto il penalista -. In questa vicenda la famiglia parla di omicidio perché ci sono dei soggetti che anche davanti all’autorità giudiziaria hanno affermato questa cosa. Noi da tempo chiediamo che la magistratura ci dia lo spazio per vagliare l’attendibilità di un teste che parla di omicidio. Si continua a definire quelli che vogliono raccontare qualcosa come dei visionari».
«Abbiamo parlato con una persona, la cui testimonianza è ritenuta da noi molto affidabile, che colloca David Rossi in un vicolo tra le 15.30-16, il 6 marzo del 2013, giorno della sua morte. Rossi camminava con un cappuccio. Questa persona, da buon cittadino, ha rilasciato una dichiarazione agli inquirenti, raccontando che Rossi stava parlando ma gli investigatori non hanno verbalizzato. E’ una cosa molto grave». Lo afferma il deputato Walter Rizzetto membro della commissione d’inchiesta parlamentare che indaga sulla morte di Rossi nel corso di una conferenza stampa.
Ieri «nell’Ufficio di presidenza un gruppo parlamentare ha avanzato la richiesta di far partire un’attività istruttoria in Antimafia afferenti Mps. Ci sono gli estremi perché questo avvenga». E’ quanto riferito dal presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, nel corso della conferenza stampa a cui hanno partecipato i familiari del manager di Monte Paschi morto a Siena il 6 marzo del 2013. «Naturalmente questo avverrà dopo avere concordato con il presidente della commissione di inchiesta su David Rossi. La morte del manager, ad ora rubricata come suicidio, ha destato fin da subito clamore e dubbi. Per chi ha memoria questa vicenda ricorda la morte di Calvi, trovato senza vita sotto un ponte. Io sono dell’idea che bisogna studiare il caso nello specifico», ha aggiunto.