FIRENZE – Si parte da un fatto storico: la denuncia a sfondo sessuale che colpì Niccolò Machiavelli nel maggio 1510 e con la quale si intendeva delegittimarlo politicamente. Uno scandalo, anzi lo “Scandalo Machiavelli” che Fulvio Cauteruccio ripercorre giovedì 16 e martedì 21 dicembre al Teatro Niccolini di Firenze (ore 18 – Saletta del cocomero) traendo spunto dall’omonimo libro di Francesco Bausi edito da Sarnus.

Lo spettacolo

“Scandalo Machiavelli” è una sorta di solo a più voci, presentato in forma di mise en espace. Ispirato dal maestro Vittorio Gassman, Fulvio Cauteruccio si fa mattatore, trasformando il testo in un monologo serrato e divertente. Lo spettacolo ripercorre tre giorni fiorentini nel 1510, nei quali Niccolò Machiavelli – chiamato Machia amichevolmente dai suoi amici – fa fronte con intelligenza alle manovre dei suoi avversari che lo vogliono vinto. Ad emergere sono i caratteri dei vari personaggi, i loro linguaggi, tra citazioni storiche e filosofiche, ma anche scherzi e irriverenze.

Il Segretario fiorentino, già oggetto di simili manovre da parte dei suoi avversari, fu assolto; qui si immagina che egli, nel tentativo di smascherare i suoi accusatori e di evitare la condanna, si impegni in un’affannosa peregrinazione per Firenze, alla ricerca di chi possa aiutarlo a venire a capo della spinosa vicenda. Incontri e avvenimenti si susseguono a ritmo incalzante, fino all’amara, imprevedibile rivelazione finale: occasione per riflettere a fondo, come prima non aveva forse mai fatto, su se stesso, sulla vita e sulla politica.
Fulvio Cauteruccio mette in risalto le doti di one man show che hanno contraddistinto la sua carriera attoriale: dal fortunato “Roccu u stortu” premiato in sede del Premio Ubu e voluto dalla Rai nella sua versione televisiva a “Uno, nessuno e centomila”, in cui il suo Vitangelo Moscarda ha ammaliato, commosso e divertito il pubblico dei maggiori teatri della Penisola.