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FIRENZE – Settantacinquemila ore di lettura, 50mila tra studentesse e studenti (e bambine e bambini), 5500 tra educatori e insegnanti, quasi tremila classi, 2mila servizi educativi coinvolti. E ancora: per le più piccole e i più piccoli maggiore capacità di comunicare, di far proprio un numero di parole più ampio e anche di imparare a muoversi meglio. Per ragazze e ragazzi più grandi, accrescimento delle capacità di lettura, di ascolto, di comprensione e interpretazione di fatti e concetti.

Sono alcuni dei risultati – “quantitativi” e “qualitativi” – del secondo anno di attività di “Leggere: Forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza”, il progetto della Regione Toscana – realizzato con il coordinamento scientifico dell’Università degli studi di Perugia e in collaborazione con Indire, Ufficio scolastico regionale, Ministero dell’Istruzione e il Cepell del Ministero dei beni culturali – che favorisce il successo scolastico e di vita attraverso l’ascolto in classe della lettura ad alta voce. Un’edizione, quella dell’anno scolastico 2020/2021, che ha visto il coinvolgimento di nidi e scuole dell’infanzia di tutte le 35 conferenze educative zonali, e di scuole primarie e secondarie di I e II grado appartenenti a 6 zone socio-educative della Regione Toscana.

Assessora Nardini: «Pilastro delle nostre politiche educative e di istruzione»

«La scuola deve essere per eccellenza luogo di uguaglianza e parità. E un progetto come ‘Leggere: Forte!’, che dimostra la sua attitudine a diffondere forme di democrazia cognitiva non solo, è una buona pratica, osservata con interesse dal resto del Paese, ma è un pilastro delle nostre politiche educative e di istruzione» ha affermato l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini.

L’analisi dei risultati è stata curata da Federico Batini, responsabile scientifico di “Leggere: Forte!” e docente all’Università di Perugia. Attraverso la compilazione di oltre 10mila e 500 test (2216 nella fascia 0-6 e 8328 nella fascia scolare), sono stati misurati gli effetti del training di lettura, che hanno messo in evidenza i numerosi vantaggi sul fronte della crescita e dello sviluppo cognitivo generati dall’esposizione quotidiana, sistematica e ripetuta alla lettura ad alta voce.

«La lettura ad alta voce, praticata in maniera intensiva e proposta con un metodo chiaro e definito, non solo sta confermando i risultati che ci attendevamo, ma sta superando ogni attesa – ha spiegato Batini, docente di pedagogia sperimentale – Abbiamo potuto osservare, attraverso la ricerca sul campo e l’uso di test standardizzati moltissimi vantaggi linguistici, cognitivi, relativi ad ogni aspetto della comprensione, alle competenze emotive e persino alle dimensioni motorie, effetti confermati anche dalle osservazioni degli insegnanti coinvolti. Risultati che vanno pensati e declinati su ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza che ha avuto accesso a strumenti per capire, per pensare, per immaginare, e questo ci rende davvero molto felici di compiere questo percorso».

Bambine e bambini di età 0-6 non solo imparano a parlare, comunicare, ascoltare meglio, a elaborare le informazioni, a gestire l’emotività, ma traggono benefici anche sul piano delle capacità motorie e della manipolazione di oggetti.

Ragazze e ragazzi in fascia scolare acquisiscono maggiore abilità di lettura, rafforzano la propria capacità di comprensione e anche di costruzione di una storia completa attraverso un investimento delle proprie funzioni cognitive. Risultati che vengono confermati anche nei gradi scolastici successivi, fino alla scuola secondaria di II grado: miglioramento della capacità di decifrare e interpretare, di stimolare il pensiero, di comprendere il significato di ciò che viene letto. La lettura ad alta voce influenza anche le abilità di formulazione e di uso dei concetti verbali, la capacità di ascoltare una richiesta, di recuperare informazioni precedentemente apprese.

Obiettivo del terzo anno di attività di “Leggere:Forte!” sarà la conferma del coinvolgimento di nidi e scuole dell’infanzia in tutte le 35 zone socio-educative, e l’estensione del progetto a 11 zone per quanto riguarda le primarie e secondarie di I e II grado. Inoltre, un sondaggio a campione, con adesione volontaria delle scuole, monitorerà i risultati delle attività. Le azioni trasversali previste per la terza annualità riguarderanno la diffusione dei risultati di ricerca, il coinvolgimento di genitori e di comunità locali, la diffusione dei manuali delle tecniche di lettura ed il consolidamento della pratica nei servizi educativi che già la adottano dal primo anno del progetto.