ROMA – Sono stati finora 17.683, in Italia, i pazienti Covid che hanno ricevuto anticorpi monoclonali, farmaci destinati a soggetti a rischio di progressione al Covid-19 severo ma con recente insorgenza della malattia.

Il numero di prescrizioni settimanali, dal 19 al 25 novembre, è stato di 1.731, con una crescita di circa il 12% rispetto alla precedente,  un aumento che va di pari passo con l’aumento dei contagi. E’ quanto emerge dal 34/mo report settimanale del Monitoraggio sugli Anticorpi Monoclonali per Covid-19 realizzato dall’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa).

Gli anticorpi monoclonali in Italia sono stati autorizzati in via temporanea con Decreto del Ministro della Salute a febbraio 2021 e sono disponibili a partire da marzo. Sono arrivate a 210 le strutture che li prescrivono e dislocate in tutte le 21 Regioni e Province autonome. Il numero di richieste del farmaco nella settimana in esame sono state 1.501 pari a circa il 2% dei 74.471 nuovi positivi registrati in Italia nello stesso arco di tempo.

Dall’inizio del monitoraggio, la regione che ha trattato più pazienti con queste terapie, che vengono somministrate in day hospital tramite infusione, è il Veneto, con 3.301 pazienti inseriti nei registri di monitoraggio rispetto al totale di 17.683. A seguirla, a distanza, Lazio con 2.620, Toscana con 2.269, Campania (1.164), Lombardia (1.153) e Sicilia (1.076). Tutte le altre regioni sono sotto quota 1.000 e agli ultimi posti ci sono Molise e Provincia autonoma di Bolzano, rispettivamente a 28 e 12.

La maggior parte dei pazienti trattati (10.240) ha ricevuto la combinazione di casirivimab-imdevimab, seguita dal mix bamlanivimab e etesevimab (6.620).