SIENA – Alleviare il dolore durante il travaglio e il parto senza farmaci è l’obiettivo di uno studio dell’Università di Siena da cui, riporta una nota, si sarebbe evidenziata l’efficacia di varie tecniche non invasive come massaggi, musicoterapia, ipnosi, termoterapia e pure distrazione attraverso la realtà virtuale.

Si tratta di tecniche analgesiche non farmacologiche da applicare durante il parto indagate da un gruppo di ricerca, coordinato dal professor Antonio Giordano, docente di Anatomia e Istologia patologica presso l’Università di Siena e direttore della Sbarro Health Research Organization. «L’identificazione di tecniche analgesiche alternative è un campo di ricerca promettente – commenta il primo autore del lavoro, dottor Antonio Melillo – . Abbiamo voluto dare il nostro contributo attraverso un’analisi aggiornata e precisa di tutte le tecniche analgesiche finora conosciute e le abbiamo confrontate al fine di supportare la stesura di linee guida che offrano alle donne una più ampia scelta di soluzioni analgesiche alternative».

Lo studio ha coinvolto anche il professor Maurizio Guida, ordinario di Scienze ostetrico-ginecologiche all’Università di Napoli “Federico II”, il professor Giuseppe De Pietro, direttore dell’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni del Cnr (Icar), e il dottor Andrea Chirico, ricercatore al Dipartimento Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione de La Sapienza. «L’Aou Federico II lavora quotidianamente per offrire alle future mamme un inizio sempre più gioioso e su misura per il meraviglioso percorso della maternità – afferma il professor Guida – . Questo lavoro e i numerosi studi che stiamo conducendo dimostrano non solo il nostro contributo al progresso scientifico, ma anche la nostra attenzione alle diverse esigenze delle pazienti». «L’istituto Icar sta collaborando per studiare le possibili applicazioni della tecnologia nella sanità – conclude il professor De Pietro – offrendo la competenza e il know-how del nostro team di ingegneri per l’informatica, l’interfaccia uomo-computer, la robotica e la realtà virtuale». La ricerca del gruppo sull’analgesia del dolore si basa anche sulle più recenti evidenze scientifiche sulla neurofisiologia del dolore e sulla nota e comprovata influenza di fattori psicologici sulla percezione dello stesso.