FIRENZE – Entro novembre i ristoratori di Firenze presenteranno al Comune il loro piano per la gestione dei tavolini all’aperto dopo le recenti dichiarazioni dell’assessore Gianassi.

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Questa mattina si è svolto un incontro interlocutorio tra la delegazione di Tni Italia e l’assessore comunale Federico Gianassi sulla proroga dei tavolini all’aperto per le attività di somministrazione. «Abbiamo capito che per il Comune ci sono due ordini di problemi: la viabilità e l’autorizzazione della Sovrintendenza – spiegano il presidente di Tni Italia, Raffaele Madeo, e la coordinatrice fiorentina Giorgia Levantini – e per questo nel prossimo incontro, che si terrà a fine mese, presenteremo un progetto vero e proprio, per il centro e per le periferie, che affideremo ad un tecnico, proprio per superare queste criticità segnalate dall’assessore. Ribadiamo l’importanza della proroga dei tavolini all’aperto anche per il 2022. Siamo disposti a pagare il suolo pubblico, ma è fondamentale che il Comune rinnovi questo sostegno destinato ad attività che sono state particolarmente colpite dalla pandemia e dalle restrizioni anti Covid. Anzi – aggiungono – abbiamo chiesto all’assessore di trovare una soluzione anche per quei ristoranti che non hanno spazio per mettere i tavolini all’aperto, dando loro la possibilità di sfruttare gli spazi estivi o di usufruire di agevolazioni. Continueremo inoltre a chiedere al governo e ai parlamentari toscani la proroga del credito d’imposta sugli affitti almeno fino al 31 dicembre 2021 e in ogni caso fino a conclusione dello stato d’emergenza».

Dopo l’incontro una delegazione di ristoratori si è riunita sul Ponte Vecchio, a esattamente un anno di distanza dal cammino degli inessenziali’, il viaggio di dieci giorni da Firenze a Roma promosso da Ristoratori Toscana, oggi Tni Italia. Era infatti il 4 novembre 2020 quando un centinaio di ristoratori italiani, appoggiati da tantissime categorie particolarmente colpite dall’emergenza Covid, quali ambulanti, artigiani, tassisti e commercianti, hanno voluto lanciare il loro grido di dolore, per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni, pacificamente, ispirandosi alla ‘Marcia del sale’ di Gandhi.

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Un appuntamento, quello del 4 novembre, che diventerà annuale, per sensibilizzare l’opinione pubblica e avanzare proposte alle istituzioni con l’obiettivo di rilanciare le imprese della ristorazione, che rappresentano un patrimonio culturale, oltre che economico, del territorio.