FIRENZE – Organizzare tutti gli anni, in occasione delle celebrazioni del Capodanno toscano, ovvero il 25 marzo, una sorta di ‘Stati generali’ delle associazioni di rievocazione storica, una manifestazione per far conoscere le varie realtà dei gruppi storici. Ed inoltre arrivare ad una legge nazionale per la tutela di tutte le attività ed eventi rivolte alla valorizzazione delle identità culturali dei vari territori.

Sono queste le proposte avanzate nel corso di un convegno a Firenze, a cui ha partecipato anche il presidente Eugenio Giani.

1 mln e 500 mila euro per il triennio 2021-23 per sostenere le attività dei Comuni e degli enti interessati

La nuova legge, la numero 27 del 2021, per la ‘Valorizzazione del patrimonio storico- culturale intangibile, della cultura popolare e disciplina delle rievocazioni storiche’, recentemente approvata in consiglio regionale, prevede 1 mln e 500 mila euro per il triennio 2021-23 per sostenere le attività dei Comuni e degli enti interessati. «Quest’anno – ha spiegato il presidente Giani – visti i tempi stretti per procedere alla coprogrammazione e coprogettazione insieme a comuni e associazioni, provvediamo con il bando. Nei prossimi anni invece il contributo verrà erogato sulla base dei progetti presentati dai associazioni e comuni. La nuova legge è importante, perché oltre a recepire quella nazionale sul Terzo settore, recepisce anche quella regionale, approvata dalla Toscana nella scorsa legislatura. Siamo l’unica regione italiana che lo ha fatto».

La proposta per cercare di coinvolgere le altre Regioni verso una legge nazionale sul tema delle rievocazioni storiche è stata invece proposta da Federico Eligi, consigliere del presidente sulle manifestazioni storiche. «E’ ormai arrivato il momento per arrivare a questa legge – ha detto -, più volte richiesta ma sempre rimasta incompiuta. La nuova legge regionale sulle rievocazioni permetterà, grazie alla stretta collaborazione tra enti locali associazioni del terzo settore e Regione, di fare un grande salto di qualità superando questi anni difficili segnati dalla pandemia. Anche la scelta di affidare un ruolo rilevante all’Ufficio Scolastico Regionale, a Fondazione Sistema Toscana e a Toscana Promozione consentirà, da un lato, di entrare nei piani formativi scolastici, in modo tale che la storia della regione e dei vari territori diventino patrimonio delle nuove generazioni e, dall’altro, di promuovere in ambito nazionale ed internazionale le varie manifestazioni di rievocazione ampliando così l’offerta turistica regionale».