FIRENZE – Uno sportello di ascolto e supporto per i danni psicologici della pandemia viene messo in campo dalla Cisl Toscana per i lavoratori toscani, per fornire loro sostegno e supporto psicologico in ambito lavorativo, personale e sociale.
Il progetto è al momento sperimentale ma, se avrà riscontro positivo, potrà essere confermato ed eventualmente esteso. Il servizio, gratuito, è rivolto alle iscritte e agli iscritti Cisl e alle loro famiglie, e sarà operativo per il momento due giorni a settimana. «L’emergenza ha risvegliato paure. La tutela della salute, non solo fisica ma anche psicologica, di chi lavora deve sempre essere un obiettivo primario» spiega la Cisl regionale in una nota.
Lo sportello di ascolto sarà attivo il lunedì dalle 16 alle 18 e il venerdì dalle 15 alle 17. I colloqui si svolgeranno in presenza nella sede della Cisl in via Benedetto Dei 2/a, ma anche attraverso piattaforme e chat on line. Lo sportello si può contattare telefonicamente (055-43921) oppure inviando una mail (ascoltacisl@gmail.com).
«Quanto accaduto ha segnato in modo significativo la vita e le abitudini»
«Quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo – dice la psicologa Francesca Tavolaro, che si occuperà dello Sportello Cisl – ha segnato in modo significativo la vita e le abitudini di ciascuno di noi. L’impatto di questa emergenza ha avuto ripercussioni sulla salute psicologica delle persone, facendo emergere a volte condizioni psicopatologiche non indifferenti, come disturbi d’ansia, depressione, ipocondria, ruminazione, insonnia. Le conseguenze della pandemia sono molte, le preoccupazioni ad essa legate causano incertezze e timori sulle future condizioni economiche e lavorative mettendo a dura prova gli equilibri familiari e personali».
«Ascoltare il disagio e comprenderne le cause – aggiunge Ciro Recce, segretario generale della Cisl Toscana – valutare se il disagio riportato ha origine realmente nel contesto lavorativo (anche in conseguenza del lavoro da remoto), oppure se è dovuto a problematiche relative ai propri contesti familiari e sociali che si ripercuotono sull’andamento lavorativo consentirà di attivare tutti gli interventi necessari a garantire la salute e il benessere fisico e psicologico dei lavoratori, che rappresenta un obiettivo primario».