PISA – La Torre di Pisa, il campanile della Cattedrale pisana, è un simbolo dell’Italia intera: considerato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, e legato alla figura di Galileo Galilei e alla nascita della scienza moderna, è un monumento che molti vorrebbero conoscere.
Fino a oggi, però, non era accessibile a tutti. Ora finalmente può essere visitata virtualmente al suo interno grazie alla collaborazione tra l’Opera della Primaziale di Pisa e Famiglie SMA, associazione nata nel 2001 da famiglie e persone che ogni giorno affrontano l’Atrofia Muscolare Spinale, una malattia rara neurodegenerativa di origine genetica che impedisce il normale sviluppo muscolare. Dopo la presentazione ufficiale, che si terrà lunedì 11 ottobre alle ore 16 all’Auditorium Toniolo, il tour virtuale sarà visibile sul sito dell’Opera della Primaziale Pisana. In questi giorni Famiglie SMA promuove la campagna annuale di raccolta fondi con il motto “Tutta un’altra SMA”, simbolo dei progressi compiuti dalla ricerca scientifica. E lo stesso motto sostiene anche il progetto “MeravigliAMOci”, volto a realizzare virtual tour in 3D che rendono possibile viaggiare ed emozionarsi attraverso la realtà virtuale. Grazie alla straordinaria collaborazione dell’Opera della Primaziale Pisana e dell’arcivescovo di Pisa, S.E. Giovanni Paolo Benotto, Famiglie SMA ha scelto, per il suo primo tour virtuale, proprio la Torre di Pisa.
È stato realizzato dunque un viaggio straordinario che permette a chiunque non possa affrontare la salita sulla Torre – anche a chi è lontano ma può collegarsi con internet – di scoprirne il mondo denso di echi del passato che si cela al suo interno, di esplorarne ogni recesso più segreto, e di sconfinare nel panorama mozzafiato che si vede dall’alto. Un dono per tutti coloro che prima non avrebbero potuto ammirare tanta bellezza.
Grazie alle inedite immagini in 3D realizzate da Red Studio di Pietrasanta, un gruppo di ragazzi di grande capacità, entusiasmo e competenza, chiunque si collegherà al sito dell’Opera della Primaziale potrà sentirsi immerso nella Torre, come se fosse lì, ora, adesso. Cliccando sui vari comandi sarà possibile “navigare” in quello che è il campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Non una visione passiva, come in tutti i filmati tradizionali, ma attiva, dove poter essere protagonisti, piloti e registi.
In cosa si differenzia questo tour da altri tour virtuali realizzati finora? È un mix d’innovazione e di tradizione. La musica di accompagnamento infonde ulteriore suggestione, la splendida voce di Cristina Parodi – anche lei messasi con entusiasmo a disposizione per quest’avventura – guida nel percorso, dà notizie, svela aneddoti e curiosità. Come pure gli “hotspot” disseminati lungo il percorso, e contrassegnati dalla lettera “i”, informazioni. Arricchisce infine il tutto un video a 360 gradi che ci conduce gradino per gradino lungo la tenebrosa scala della Torre.
Il progetto
L’idea di questo tour virtuale è di Marinella Mazzanti, madre di un ragazzino affetto da SMA, a sua volta ispirata dal lavoro di due amici documentaristi, Pierluca Rossi ed Enrica Rabacchi, che ci hanno lasciato troppo presto, ed è dunque anche un omaggio alla loro memoria. Pierluca ed Enrica idearono, infatti, il progetto “A ruota libera”, per la casa editrice Polaris, e realizzarono una nuova collana di guide per un turismo a misura di persone con disabilità: Lucca, Pisa, Firenze, Milano. I testi sono della giornalista Barbara Pavarotti, ma il merito del lavoro finito è di Red Studio di Pietrasanta e dei suoi professionisti, in particolare Andrea Vecchio e Simone Vecchio. Con questo tour sarà possibile accogliere il messaggio che la Torre di Pisa ci trasmette: la Torre di Pisa insegna, insegna che la grandezza nella vita è saper trovare costantemente un nuovo equilibrio affidandosi e appoggiandosi, come accade nella grande famiglia che è l’associazione Famiglie SMA.
La Torre nata storta, che da quasi 900 anni sfida ogni legge di gravità, è un modello di resistenza. O di resilienza, parola ormai di uso comune. Lei, che è maestra nello stare su – grazie a tutti gli esperti che nel corso degli anni sono riusciti a trovare il modo di sorreggerla – ha molto da dire a tutti noi.