SCANDICCI – Poteva esistere un momento migliore di questa stretta attualità, anzi, di questa attualità “ristretta” per portare alla luce riflessioni sui rapporti umani e nello specifico quelli tra coniugi? Liberamente ispirato a “Scene da un matrimonio” di Ingmar Bergman, “Frammenti coniugali” è lo spettacolo con Gabriele Giaffreda e Elena Miranda che va in scena, in prima assoluta, da giovedì 7 a domenica 10 settembre al Teatro Studio di Scandicci (Firenze), nell’ambito di Avamposti Teatro Festival organizzato dal Teatro delle Donne.

Lo spettacolo

Ancora una volta il teatro si fa motore vivo di questi interrogativi, specchio com’è da secoli di ciò che nella vita di tutti giorni, semplicemente, siamo. Le chiusure forzate hanno portato la famiglia a ritrovarsi, le coppie a confrontarsi e, senza scappatoie fisiche e mentali, ad uscirne rafforzati, distrutti o pieni di interrogativi. “Frammenti coniugali”, in questo primo studio drammaturgico, prova a mettere in atto la sua analisi nelle pieghe di un matrimonio come tanti, lasciandosi ispirare da una delle principali opere realizzate sull’argomento, “Scene da un matrimonio” di Bergman, ma discostandosene, tentando di raccontare un’evoluzione diversa del rapporto coniugale, forse più contemporanea, sicuramente più “sporca”, che non può prescindere dal concetto di perenne pericolosità di una storia d’amore. Perché l’amore è rischio, è sfida. Sempre.

Si parla di un amore terreno, reale, pur facendo i conti con i meccanismi meschini che il vivere quotidiano inevitabilmente innesca. Certezze (apparenti) e rivoluzioni. Risate e lacrime. Piccole tempeste emotive singole ed egoiste non solo di un marito e di una moglie, ma di un uomo e di una donna. Produzione Il Teatro delle Donne. Drammaturgia e regia di Gabriele Giaffreda. Assistente Joe Manganas.