SIENA – “Siamo qui oggi perché siamo a fine corsa, non vorrei che una volta ricadute le polveri della campagna elettorale per le suppletive, ci trovassimo davanti a qualcuno che dice ‘è già stato fatto tutto’. Siamo qui oggi a operare per tenere il dossier ancora aperto sul tavolo. Spero non sia già chiuso”.
A dirlo a margine del Consiglio comunale monotematico su banca Mps il sindaco di Siena Luigi De Mossi. Il Consiglio ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il primo cittadino a “rivolgere ancora un nuovo e solenne appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi e a tutti gli altri Dicasteri coinvolti ed interessati dall’operazione per un incontro, chiedendo di esplorare tutte le possibili soluzioni con un passaggio in Parlamento, eventualmente l’ipotesi di rinviare l’operazione di privatizzazione fin quando la Banca e la Comunità senese non saranno effettivamente tutelate”.
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“Spero – ha proseguito De Mossi – che questa mozione unitaria, l’unità di intenti con Provincia, Regione e Fondazione Mps quando dossier arriverà sul tavolo di chi deve decidere possa fargli affrontare anche altre alternative rispetto a quello che sembra ad oggi l’unica presente, quella di Unicredit”.
A proposito del ruolo che potrebbe avere il Premier Draghi, poi, De Mossi ha sottolineato che “è un grandissimo tecnico e un grandissimo politico, in un Paese come l’Italia in cui la critica è la cosa più facile, e’ uno dei pochi che riesce a mettere d’accordo tutti, spero riesca a mettere d’accordo anche la Bce e le nostre istituzioni per una soluzione che sia non penalizzante per la nostra città, la nostra provincia, la nostra regione e per tutti i lavoratori, l’indotto e il marchio Monte dei Paschi di Siena” ha concluso De Mossi.