FIRENZE – Tni Italia lancia un nuovo sciopero contro le grandi piattaforme per la consegna del cibo a domicilio: il terzo sciopero, dopo quello del 6 gennaio e del 19 luglio, è in programma domani, martedì 28 settembre. Lo fa sapere Tni Italia in una nota in occasione della prima convention nazionale, in corso oggi alla tenuta Ruffino di Poggio Casciano, a Bagno a Ripoli (Firenze).
«Concorrenza sleale che danneggia le nostre attività»
«Queste grandi società – afferma Raffaele Madeo, portavoce di Tni Italia – non devono rispettare le regole di noi piccole imprese. Giocano su un binario parallelo, usando il nostro lavoro e l’immagine dei nostri ristoranti per fare profitto, imponendo delle pesanti commissioni. Una concorrenza sleale che danneggia le nostre attività, già provate dalla crisi dovuta alla pandemia».
Appello ai cittadini per sostenere il commercio di vicinato
Tni Italia fa un appello ai cittadini a sostenere «il commercio di vicinato, anche aderendo al nostro sciopero. Fatelo domani – aggiunge Madeo – e in generale sempre. Non si tratta di una battaglia contro i fattorini. Anzi questa è una lotta che porteremo avanti anche per loro e per far valere i loro diritti visto che in molti casi lavorano in condizioni di sfruttamento». Per Madeo è vero che «alcune multinazionali investono, ma altre prendono il meglio del nostro Paese, sfruttando le competenze e le eccellenze italiane, lasciando solo briciole sul territorio nazionale. E’ quello che fanno per esempio Deliveroo, Glovo, Just Eat, Uber Eats e tante altre. Purtroppo oggi per lavorare non se ne può fare a meno. E queste multinazionali lo sanno, con costi di attivazione di 500 euro, applicando sugli ordini fatti commissioni del 35-40%. Stessa cosa fa The Fork, che per ogni prenotazione al tavolo prende 2 euro a persona. Serve urgente un intervento a livello di Unione europea – conclude Tni – perché il governo italiano, da solo, può fare poco».