Trabalzini insieme al collega russo Sergey Kosakiov e l’anestesista Marco Carnevali

Un viaggio della speranza dalla Russia a Siena per una grave patologia dell’orecchio. E’ la storia di una giovane donna russa che, dopo essere stata giudicata inoperabile dai migliori centri europei per l’alto rischio correlato all’intervento, ha risolto a Siena il suo grave problema di salute (otite di tipo carioso cioè un colesteatoma che coinvolgeva nervo faciale e arteria carotide interna, comprimendo la meninge della fossa cranica posteriore).

4 ore di intervento La donna affidata alle cure di Franco Trabalzini, direttore Chirurgia Otologica e della Base Cranica è stata sottoposta ad un intervento molto complesso che è durato 4 ore ed è consistito nella rimozione della malattia liberando sia la carotide che il nervo faciale, che sono risultati completamente integri. Diversi i rischi legati all’intervento. «La parte più complessa – spiega Trabalzini – era quella di liberare la carotide interna, un’arteria vitale che porta il sangue dal cuore al cervello e di ripulire dalla malattia il tratto del nervo faciale interessato in modo da evitare una paresi al volto della giovane donna».

Un ponte tra Siena e Mosca La paziente è stata accompagnata da un noto esperto di chirurgia dell’orecchio, Sergey Kosakiov, direttore della Divisione di Otorinolaringoiatria alla Russian Medical Academy for Postgraduate Education di Mosca. L’intervento è stato, quindi,anche l’occasione per far nascere una collaborazione tra Toscana e Russia, Siena e Mosca  vista l’eccellenza vissuta nell’ospedale senese