SIENA – “Chi sa parli. I colleghi di Luana, se sanno qualcosa, ora devono dire come stanno le cose: devono avere il coraggio, non devono aver paura di perdere il posto di lavoro”.

Così, sul palco del Teatro dei Rinnovati a Siena Emma Marrazzo, madre di Luana D’Orazio, morta a 22 anni lo scorso 3 maggio dopo un incidente sul lavoro a Montemurlo, partecipando al forum nazionale sulla sicurezza sul lavoro ‘Safety meets culture’.

“Luana era una persona coraggiosa – ha detto la madre – e non si sarebbe mai tirata indietro per denunciare delle ingiustizie se ne fosse stata a conoscenza”. Nel corso del suo intervento Emma Marrazzo ha fatto più volte riferimento alla “tragedia che poteva essere evitata”, spiegando anche che dal giorno che aveva seguito l’incidente non ha mai più sentito la titolare della ditta in cui è morta la ventiduenne, indagata assieme al marito e al tecnico manutentore per i reati di omicidio colposo e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. A breve è attesa la perizia del consulente nominato dalla procura di Prato sul macchinario nel quale è rimasta stritolata la 22enne.

Morte Luana, ci sono due indagati. Accertamenti sui dispositivi di sicurezza