CAPALBIO – L’amministrazione comunale di Capalbio chiede, a gran voce, azioni concrete per la messa in sicurezza della Tirrenica alla luce dell’ennesimo incidente mortale, di sabato scorso, e le parole pronunciate dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Enrico Giovannini a Festambiente, la manifestazione di Legambiente in corso proprio in questi giorni nel Grossetano.
E lo fa attraverso una lettera inviata allo stesso Ministro in cui si ricorda come su quella strada «perse la vita qualche anno fa il Ministro Altero Matteoli. Un uomo politico, dobbiamo dargli atto, che da Ministro, si era impegnato a superare la più che quarantennale paralisi decisionale sull’asse di viabilità nazionale Civitavecchia-Livorno – si legge nella missiva – . Eravamo tutti noi bambini quando vedevamo sfilare manifestazioni ricche di bandiere e cartelli con le scritte “No all’Autostrada – Sì all’Aurelia”. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, non abbiamo avuto né l’Aurelia in sicurezza, né l’Autostrada. Così la dotazione infrastrutturale Grossetana è rimasta ampliamente al di sotto della media nazionale mentre quella di altre province toscane è cresciuta ben al di sopra. Insomma, per utilizzare un termine caro alla comunicazione della Regione Toscana, “un corridoio tirrenico a due velocità”. Ma questo non è il momento di indulgere a critiche retrospettive, semmai serve riflettere sulla circostanza che tanto tempo perduto ha provocato più vittime della tragedia del Ponte Morandi di Genova. Senza lo stesso impatto mediatico si è consumata e continua una tristissima contabilità di dolore, talvolta di intere famiglie falcidiate nella commozione di un giorno. Signor Ministro, non possiamo più attendere. Per rispetto alle vittime, ai loro familiari dobbiamo proclamare forte e chiaro che la messa in sicurezza dell’Aurelia non è una scelta politica, ma un obbligo morale. Non si tratta di investimenti faraonici, ma del minimo previsto dalle norme nazionali e comunitarie per la sicurezza del traffico nelle strade di grande comunicazione (spartitraffico centrale, eliminazione degli svincoli a raso ecc.). La gente di Capalbio (e non solo!) si aspetta una risposta sul campo che sia rapida e concreta perché di parole sull’argomento sono state dette tante ed utili solo a riempire biblioteche» conclude la lettera.