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FIRENZE – Sulla vertenza Gkn è necessario che «l’Unione Europea si prenda le proprie responsabilità affinché da un lato vengano poste in essere misure di contrasto alla concorrenza sleale che sfrutta condizioni fiscali e livelli salariali più bassi in alcuni Stati rispetto ad altri, causando disoccupazione e perdita di lavoro e, dall’altro, vengano regolamentate le attività dei grandi gruppi di investimento che, talvolta beneficiando anche di aiuti pubblici, pongono in essere attività speculative».

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Lo scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella, in qualità anche di presidente di Eurocities, alla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen sul caso Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). «Infatti, seppure la normativa comunitaria contempli il principio della libertà della concorrenza – scrive ancora Nardella – è altrettanto vero che fin dal Trattato di Amsterdam del 1997 la promozione di un elevato livello di occupazione e del progresso economico e sociale sono stati incardinati tra gli obiettivi dell’Ue, conferendo inoltre alla Ce la responsabilità di sostenere e integrare le attività degli Stati membri in tali settori, incoraggiando la cooperazione tra questi ultimi e sviluppando una strategia coordinata». Nardella ricorda inoltre che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che con il Trattato di Lisbona ha assunto valore vincolante, «riconosce i cosiddetti ‘diritti di solidarietà’, come il diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione, il diritto alla contrattazione collettiva e a condizioni di lavoro giuste ed eque; principi generali che sono venuti a mancare in questa vicenda».