BAGNO VIGNONI – Ha vinto il concorso Busoni nel 2001, ha suonato in grandi teatri dalla Scala al Colon di Buenos Aires e alterna l’attività concertistica con l’insegnamento al Royal College of Music di Londra, e ora Alexander Romanovsky è partito con il suo ‘Piano B’, per andare lui direttamente dal pubblico.

Con un palcoscenico mobile che si monta in 45 minuti ha deciso di girare l’Italia fino al giorno di Ferragosto suonando nei luoghi più disparati in 42 tappe diverse.

Giovedì 29 luglio (ore 21) sarà a Bagno Vignoni in piazza del Moretto per un concerto organizzato dalla Pro Loco di Bagno Vignoni con il patrocinio del Comune di San Quirico d’Orcia.

“Ho cercato una modalità che mi permettesse di arrivare con i concerti dal vivo alle realtà sociali più diverse, per suonare di fronte alle persone che hanno sofferto o – ha spiegato Romanovsky – semplicemente sono state scosse fortemente in questo anno di privazioni”.

Così, grazie al supporto di Palazzo Monti, ha ideato Piano B, un concerto con musiche di Frédéric Chopin e Sergej Rachmaninov e preludi di viaggio composti appositamente da Nicola Campogrande.

Alexander Romanovsky nasce in Ucraina, nell’URSS, nel 1984, terra densa di storia e di ricche tradizioni culturali. A cinque anni, per caso, comincia a suonare il pianoforte che presto diventa centrale nella sua vita e lo porta a trasferirsi in Italia all’età di tredici anni per seguire il suo maestro Leonid Margarius. A lui e all’Italia, Alexander deve molto, perché qui passa gli anni importanti della sua crescita artistica e comincia la sua ascesa internazionale con la vittoria al prestigioso Concorso Busoni a Bolzano nel 2001. Da 20 anni Alexander è ospite di molti palcoscenici tra i più prestigiosi al mondo, come il Concertgebouw di Amsterdam, La Scala a Milano, la Royal Albert Hall di Londra, Teatro Colón di Buenos Aires. La sua personalità poliedrica e comunicativa lo ha portato a estendere la propria attività artistica al lavoro con i pubblici nuovi, ridefinendo i confini della musica classica, affiancandola all’insegnamento al Royal College of Music di Londra ed il Conservatorio di Como