SIENA – Il mondo del jazz si mobilita a difesa del fondatore e direttore artistico di Siena Jazz, Franco Caroni, dopo le dimissioni giunte a seguito della modifica statutaria dell’ente musicale apportata dal Comune di Siena e che prevede la nomina del direttore artistico e del direttore amministrativo su designazione del sindaco. E’ stata infatti lanciata la petizione su change.org dal titolo “Franco Caroni è Siena Jazz”, in meno di 24 ore oltre 1700 le firme e tra le adesioni spiccano quelle di jazzisti e musicisti italiani del calibro di Stefano Bollani, Paolo Fresu, Enrico Rava, Danilo Rea, Ada Montellanico, Simone Graziano, Luciano Linzi, Gianni Pini, Corrado Beldì. Bollani e Rea tra l’altro nei prossimi giorni in terra di Siena quando saliranno sul palco del Jazz & Wine a Montalcino.

“Caroni è fondatore ed anima di un’esperienza che ha cambiato e dato forza alla storia del jazz in Italia, contribuendo alla formazione di più generazioni di musicisti” si legge nella petizione lanciata da Italia Jazz, il sito dell’associazione nazionale I-Jazz, rete di 65 festival e rassegne di jazz attivi su tutto il territorio nazionale.

I firmatari chiedono “che possa essere ricomposto il dissidio che si è aperto con il Comune di Siena in merito all’approvazione del nuovo statuto; che le nomine artistiche e tecniche rimangano competenze degli organismi e non della politica; che si lavori unitariamente per garantire il futuro di questa importante istituzione; che si ripristini il dialogo e che Franco Caroni ritiri le sue dimissioni”.

Una vicenda, quella del “caso Siena Jazz”, che rischia di far suonare le dolenti note a palazzo comunale dopo la stecca già suonata sulla vicenda Rinaldo Franci. A squarciare il silenzio dopo 3 giorni dall’approvazione della modifica statutaria, oggi il sindaco di Siena Luigi De Mossi con un assolo: “La vecchia politica prima fissa le regole, quando poi queste toccano quelli che appaiono interessi consolidati si palesa la volontà di non rispettarle”.

“Ringraziamo Caroni per tutto quello che ha fatto negli anni e che questa amministrazione gli ha sempre riconosciuto, ma è venuto il tempo di guardare avanti e proseguire nel processo di rinnovamento e ringiovanimento della classe dirigente di questa città” ha spiegato De Mossi in una nota specificando: “Nella lettera che comunica le dimissioni vengono richiamate norme che prevedono al massimo due mandati per l’incarico di direttore artistico, quando lo stesso Caroni lo ricopre da molti anni”.

Non si placano però le polemiche degli ultimi giorni ed oggi, dopo le liste civiche e l’Arci, sono stati l’Accademia Senese degli Intronati e l’Accademia dei Fisiocritici ad evidenziare in una nota congiunta: “le modifiche statutarie apportate a Siena Jazz-Accademia Nazionale del Jazz suscitano problemi da risolvere con un co-struttivo confronto tra tutte le parti interessate”.

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