FIRENZE – Si è concluso il progetto di Arci Firenze “Una Biblioteca per la Pace” grazie al quale la città di Kobanê, nel Kurdistan siriano, ha oggi una nuova Biblioteca attiva ed un rinnovato spazio culturale ed aggregativo per i più giovani.

La Biblioteca di Rodi e Perwin a Kobanê è stata infatti nuovamente equipaggiata di 450 nuovi libri e di strutture adatte ad ospitare le oltre 100 persone tra i 7 ed i 60 anni che ogni giorno la frequentano, oltre ad un folto gruppo di bambine e bambini che hanno già ripreso le proprie attività ludiche e artistiche. Un risultato eccezionale che regala un angolo di pace in una terra martoriata dagli attacchi militari turchi e delle milizie jihadiste sue alleate, per di più in un periodo aggravato dalla pandemia che ha duramente colpito anche il Nord-Est della Siria.

Uno spazio dedicato ai bambini e alle bambine

Nonostante questo il progetto è riuscito a compiersi, con opere di ristrutturazione all’edificio della Biblioteca, l’allestimento della struttura, l’acquisto della mobilia e la dotazione tecnologica e audiovisiva della Biblioteca Rodi e Perwin. Inoltre è stato allestito completamente lo spazio dedicato ai bambini e alle bambine all’interno della Biblioteca con l’acquisto di circa 240 libri per i più piccoli, attrezzato lo spazio della ludoteca e acquistato il materiale didattico e quello per lo sviluppo dei workshop artistici dei bambini. Oggi così la struttura della Biblioteca Rodi e Perwin è pienamente operativa e adeguata ad ospitare iniziative culturali e formative per adulti e minori.  Il tutto è stato possibile grazie all’impegno di Arci Firenze e di UIKI Onlus, che ha svolto un fondamentale ruolo di collegamento con le realtà locali che hanno portato avanti le azioni ovvero la Municipalità di Kobanê e la stessa Biblioteca Rodi e Perwin. Il progetto ha ricevuto il fondamentale cofinanziamento del Fondo dell’Otto per mille dell’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi.

Consapevolezza che solo attraverso la convivenza pacifica tra i popoli che vivono nell’area, sarà possibile ricostruire la vitalità e la diversità linguistica

«Il nostro progetto assume un’importanza rilevante nello specifico contesto in cui si inserisce – spiega Manfredi Lo Sauro, responsabile per le attività internazionali di Arci Firenze – bisogna infatti ricordare che lo Stato Islamico – Daesh a Kobanê ha distrutto case, scuole, centri culturali, ospedali e edifici istituzionali. Un processo di “cura” delle ferite deve quindi partire necessariamente dalla consapevolezza che solo attraverso la convivenza pacifica tra i popoli che vivono nell’area, sarà possibile ricostruire la vitalità e la diversità linguistica, culturale e etnica che sono la ricchezza della società medio orientale. Ecco perché ci siamo quindi proposti di utilizzare il racconto e la promozione culturale come mezzi per ricostruire su fondamenta solide quella società pluriculturale che si sta cercando di portare avanti nel Nord-Est della Siria in seno al progetto del Confederalismo Democratico. La Biblioteca Rodi e Perwin – conclude Lo Sauro – si inserisce in questo contesto per promuovere la costruzione di una società basata sulla convivenza pacifica, la reciproca conoscenza e il rispetto di tutte le culture locali”.