FIRENZE – Metà dei 20 campioni d’acqua prelevati dai volontari e volontarie di Goletta Verde sulle coste toscane sono risultati oltre i limiti di legge sull’inquinamento. In particolare 8 punti sono risultati fortemente inquinati.
E’ quanto emerso dal monitoraggio di Legambiente, che vede come partner Conou e Novamont: i risultati sono stati presentati oggi a Firenze. In 6 degli 8 punti fortemente inquinati, è stato ancora spiegato, non sono previsti controlli da parte delle autorità, risultando così interdetti alla balneazione, ma in 4 di questi non era presente il cartello di divieto.
Le zone «fortemente» inquinate
In base a quanto reso noto dagli ambientalisti, sono risultati fortemente inquinati la foce del torrente Carrione a Carrara, la foce del Lavello e la foce del Brugiano tra la Partaccia e i Ronchi, la foce del Fosso Motrone e quella dell’Abate in Versilia; la foce dello scarico presso via Salivoli a Piombino, la foce del Gora a Follonica e il campione raccolto presso la spiaggia del Moletto del pesce a Marciana Marina, sull’Isola d’Elba.
E quelle inquinate
Semplicemente ‘inquinati’, invece, la foce del Versilia al Cinquale e la foce del Fosso di Mola a Capoliveri sull’Isola d’Elba. Le analisi sui campioni, prelevati fra il 21 e il 22 giugno, presentano criticità soprattutto alle foci dei corsi d’acqua, dovute alla presenza di batteri di origine fecale (enterococchi intestinali ed escherichia coli), considerati un marker specifico di inquinamento dovuto a scarsa o assente depurazione.
Legambiente: «Il nostro sos, la situazione è preoccupante»
«Lanciamo di nuovo un sos inquinamento alle foci dei corsi d’acqua – afferma Legambiente -. La situazione è preoccupante: siamo ancora all’inizio della stagione balneare e in Toscana si fa ancora poco per efficientare i sistemi di depurazione dei reflui»