CHIANCIANO TERME – “Il piano di sviluppo sarà presentato entro agosto. Si vuole assolutamente evitare che Terme di Chianciano possano trovarsi, come negli ultimi decenni, in una situazione di instabilità, incertezza strategica, finanziaria, organizzativa, occupazionale”.
Così, in una nota, la società termale senese è intervenuta dopo la decisione di depositare in Tribunale, una settimana fa, richiesta di concordato preventivo in continuità aziendale a fronte di una situazione debitoria di 9 milioni di euro. “Gli amministratori, con grande senso di responsabilità, per tutelare l’occupazione e la continuità aziendale, senza clamore e polemiche, hanno richiesto un concordato per evitare il fallimento della società e dargli una concreta continuità operativa – prosegue la nota – Nel contempo, si stanno definendo tutti gli strumenti necessari per poter presentare un piano di sviluppo che consenta di rilanciare l’intero comparto turistico termale di Chianciano a beneficio del territorio”.
Terme Chianciano e concordato in continuità. Sindaco, da 2022 nuovo piano investimenti
Sulla vicenda, nei giorni scorsi, erano intervenute anche le organizzazioni sindacali che avevano parlato, rispetto al concordato, di ‘scelta unilaterale’ da parte della società senza la ‘necessaria e auspicata condivisione’. “I nuovi amministratori delle Terme – precisa la nota – si sono trovati di fronte ad una situazione gravissima e profondamente compromessa con oltre 9 milioni di debiti accumulati nel corso degli anni, manutenzioni non effettuate, nessuna prospettiva di crescita”. “Il mercato del benessere – concludono le Terme – ha prospettive ottime in Italia e Chianciano deve divenire, con la collaborazione di tutti i soggetti interessati, un punto di eccellenza e non punto di degrado, come purtroppo si presenta oggi a danno dell’intera comunità”.