VOLTERRA – Richieste chiare e distinte che arrivano da un territorio, quello di Volterra (Pisa) che da anni lotta con le unghie e con i denti per salvaguardare il diritto sacrosanto alla salute.

E questa mattina il comitato Pro Ospedale Volterra-Valdicecina ha dato vita ad una singolare e pacifica protesta mettendo in moto una carovana di auto, in marcia a 30 all’ora. Una manifestazione che ha visto sfilare una cinquantina di auto, un serpentone partito intorno alle 10 da piazzale Docciola (fuori le mura cittadine) e che ha sfilato seguendo il tracciato della Ss 68 fino alla frazione di Saline, per poi concludere l’evento in piazza dei Priori. I motivi che hanno spinto Comitato, cittadini enti e associazioni a tornare in piazza riguarda, in primis, la cancellazione del reparto di Utic (spostato in medicina generale) e la soppressione della guardia cardiologica nelle 24 ore dal marzo scorso.

Ma la protesta è montata anche per ‘le garanzie espresse dal governatore della Regione Eugenio Giani riguardo l’organizzazione di 2/3 posti letto di terapia intensiva nel presidio ospedaliero di Volterra – sottolinea il Comitato – ma, ad oggi, non è stato strutturato il reparto anestesiologico di sub-intensiva”. Il Comitato ed i cittadini protagonisti della protesta chiedono, dunque, un consiglio comunale aperto per affrontare tutti i nodi ancora da sciogliere, dalla copertura cardiologica h24 all’allestimento di una terapia intensiva, passando per l’assunzione di personale medico per far fronte anche alle ‘uscite’ di camici bianchi e operatori mai rimpiazzati, oltre alla richiesta per la ri-attivazione di una guardia medica pediatrica h24, una partita ancora aperta dato che anche in questo caso il servizio pediatrico è ridimensionato da qualche anno.

Sulla marcia volterrana pro-ospedale, interviene il consigliere regionale Diego Petrucci (FdI): “Dopo essersi incatenati per ben due volte sotto la sede del consiglio regionale, i cittadini di Volterra sono stati costretti ad organizzare una carovana di auto contro i tagli all’ospedale. La Regione a parole difende i piccoli ospedali, quelli periferici e montani, e nei fatti poi prosegue nella politica dei tagli inaugurata dal duo Rossi-Saccardi, che ha accentrato i servizi nei grandi centri urbani”.