VOLTERRA – Sono partiti stamattina all’alba verso la loro nuova casa a Corniano, nel comune di San Miniato (Pisa) i sette cavalli positivi all’anemia infettiva equina dei quali Ihp (Italian Horse Protection, la prima associazione italiana di tutela degli equidi) si prende cura da sempre.

Parliamo della Onlus che ha sede nelle campagne di Volterra (Pisa), a Tignano per la precisione, un fazzoletto di terra che declina verso il senese dove, negli ultimi due anni, si è consumata una strage di 19 cavalli, morti d’improvviso senza ancora una spiegazione.

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In Italia siamo riusciti ad ottenere che i cavalli sieropositivi non vengano abbattuti e possano vivere liberi e in branco

I cavalli sono il simbolo di una delle principali battaglie che l’associazione conduce dal 2007 affinché la normativa riconosca i progressi della conoscenza scientifica: «I cavalli positivi al virus dell’anemia infettiva equina sono portatori sani che non sviluppano la malattia né sono in grado di infettare altri soggetti – spiega il presidente dell’associazione, Sonny Richichi -. Tuttavia la normativa italiana è ancora ferma e fa riferimento ad evidenze scientifiche largamente superate, imponendo che debbano vivere in isolamento: con le nostre battaglie e grazie alla sensibilità mostrata dal ministero della Salute, in Italia siamo riusciti ad ottenere che i cavalli sieropositivi non vengano abbattuti e possano vivere liberi e in branco, come il nostro gruppo che questa mattina è stato trasferito a Corniano. Negli altri Paesi europei i cavalli sieropositivi vengono ancora oggi abbattuti».  Il branco di cavalli sieropositivi di Ihp ha vissuto fino ad oggi in un terreno nel Comune di Montaione ma, a seguito di un passaggio di proprietà, l’associazione è stata sfrattata: da oggi vivranno, liberi e in branco, nel rispetto delle loro caratteristiche etologiche, a Corniano, nel territorio di San Miniato, dove l’associazione ha affittato gli spazi da un privato e saranno accuditi stabilmente da un membro dello staff di Ihp.