FIRENZE – “Temiamo che il messaggio che sta passando sia sbagliato e la Toscana non può mandare questi segnali, non può ammainare la bandiera dell’1 Maggio, neppure per mezza giornata, neanche in una situazione particolare come quella determinata dalla pandemia di Covid 19”.
Centri commerciali aperti primo maggio. Sindacati: Regione cambia carte
E’ una vera e propria bordata quella che i consiglieri regionali del Partito Democratico hanno inviato al presidente della regione Eugenio Giani, sottoscrivendo, tutti, una lettera come risposta all’ordinanza che consente ai supermercati e ai centri commerciali di rimanere aperti la mattina della Festa dei lavoratori.
“Caro presidente, i lavoratori di tutto il mondo festeggiano il Primo Maggio come simbolo della lotta costante che nel tempo hanno dovuto sostenere per la propria emancipazione, per i diritti di lavoro e nel lavoro. Questo per dire che il Primo Maggio è molto di più di una data segnata come festiva nel calendario”. “Anche da noi, in Toscana – aggiungono -, ci sono aree di sfruttamento e di limitazione dei diritti che, purtroppo, abbiamo sotto gli occhi”.
“Pensiamo anche ai tanti lavoratori della grande distribuzione che in questo anno di lockdown e restrizioni ci hanno aiutato a continuare a vivere, spesso mettendo a rischio la propria vita, dietro una cassa di un supermercato o intorno agli scaffali di un grande magazzino. Che cosa rischia di dire loro la Toscana impedendogli di celebrare la propria festa, la `Festa del Lavoro´, il Primo Maggio”.
“Come consiglieri regionali del Pd – scrivono i dem – riteniamo che le battaglie per i diritti dei lavoratori non debbano essere delegate solo ai sindacati, lasciandoli soli, ma invece pensiamo che debbano essere parte integrante della nostra proposta e azione politica. Per questo, caro presidente, in questo caso, ti esprimiamo civilmente il nostro dissenso”.