Serviranno nuovi approfondimenti, l’analisi di parametri aggiuntivi e soprattutto uno stretto confronto con gli enti locali e i territori per individuare il sito che ospiterà il deposito delle scorie nucleari.
È quanto stabilito da una nuova mozione approvata nei giorni scorsi alla Camera: un documento unitario su cui tutte le forze di maggioranza hanno trovato convergenza e che mette un punto fermo rispetto a territori di particolare pregio culturale o paesaggistico.
Lo fa sapere la deputata Pd Susanna Cenni spiegando come “già nelle scorse settimane si era intervenuti – grazie ad alcuni emendamenti al decreto Milleproroghe – per ampliare i tempi di consultazione e dare modo alle amministrazioni locali di documentare le loro ragioni sui siti potenziali indicati a gennaio”.
“Adesso, con questa mozione – spiega ancora Cenni – si fanno passi importanti per accrescere gli elementi di garanzia e di trasparenza spingendo, ad esempio, verso la ricerca di ogni possibile concertazione e condivisione con le Regioni e i Comuni”.
Scorie nucleari. Via all’iter per l’individuazione del sito che ospiterà il Deposito nazionale
C’è, inoltre, un passaggio fondamentale per il territorio senese interessato dal procedimento: si dovranno, infatti, tenere in considerazione tra i criteri di esclusione i temi della mobilità e dell’accessibilità infrastrutturale ai siti individuati, con particolare riferimento ai materiali inquinanti e alle evidenze paesaggistiche e culturali, escludendo dunque quei territori con particolari colture di pregio e le aree naturali protette.
Possono così tirare un sospiro di sollievo i territori individuati tra i Comuni di Trequanda e Pienza a ridosso del Parco della Val d’Orcia.
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