Mozione di sfiducia all’assessore alla salute Simone Bezzini, istituzione di una commissione regionale d’inchiesta e istituzione di una commissione speciale di supporto per il monitoraggio e controllo della campagna vaccinale.

Si giocherà su questi tre fronti sui banchi del Consiglio regionale (a partire dalle 11.30) la prima resa dei conti tra maggioranza e opposizione sulla gestione della pandemia da Sars-Cov-2 e i risultati dei primi mesi di campagna vaccinale che tanto ha fatto e continua a far discutere.

Da un lato la mozione di ‘non gradimento’ (così si chiama in Consiglio regionale) della Lega all’assessore Bezzini sulla quale la maggioranza è pronta a fare quadrato; dall’altra, e forse l’aspetto più importante, quello della commissione d’inchiesta che ha già l’ok di FdI, M5S e Forza Italia ‘per la verifica delle misure messe in atto dalla Giunta e dal sistema sanitario regionale per contrastare la pandemia da Covid-19″ e su cui nelle ultime ore ha dato “massima disponibilità a lavorare” anche il capogruppo di Italia Viva Stefano Scaramelli.

Lega che sembra essersi sfilata con la presentazione di proprio un atto per l’istituzione di una commissione speciale “per il supporto, monitoraggio e controllo della campagna vaccinale” diversa da quella delle opposizioni.

Una risoluzione per difendere l’operato dell’assessore regionale al diritto alla Salute Bezzini e per chiedere alla Regione Toscana di rafforzare la campagna di vaccinazione con medici di base e nuove modalità di prenotazione, è stata depositata ieri dal gruppo Pd del Consiglio regionale. “L’assessore ha fatto quanto possibile e la nostra regione è ancora oggi tra le più efficienti con quasi 800.000 vaccini inoculati, come dimostrano i dati disponibili ad oggi sul sito del ministero della Salute – commentano il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli e il presidente della commissione sanità Enrico Sostegni -.

La Toscana è stata tra le primissime a vaccinare gli ospiti e il personale delle Rsa, il personale sanitario, le forze dell’ordine. Tra le prime anche per vaccinazione dei novantenni e dei settantenni. La nostra regione, pur rimanendo sopra la media nazionale in quanto a intensità di vaccinazioni, ha dovuto però registrare in una prima fase alcune criticità, oggi in via di superamento grazie ad una forte accelerazione delle somministrazioni per gli ultraottantenni”. L’atto chiede, tuttavia, alla Giunta toscana di attivarsi per mettere in campo ulteriori canali di prenotazione del vaccino prevedendo la possibilità di effettuare la procedura anche presso aziende sanitarie, amministrazioni comunali, farmacie, parafarmacie e associazioni di volontariato.