CECINA – #mancanoivacciniorabasta Una protesta per manifestare disappunto contro lo slittamento dell’apertura del centro vaccinale di via Pertini a Cecina (Livorno), che avrebbe già dovuto aprire sabato, a causa della mancanza di dosi.
I motivi della protesta
Protagonisti oggi sindaci di Cecina Samuele Lippi e di Guardistallo (Pisa) Sandro Ceccarelli, insieme all’assessore del Comune di Bibbona (Livorno) Enzo Mobilia in rappresentanza del sindaco Massimo Fedeli. Una protesta, spiega il Comune di Cecina in una nota, condivisa anche dai Comuni di Montescudaio, Casale, Castagneto e Riparbella. La protesta è rivolta non solo ai vertici dell’Asl Toscana nord ovest e della Regione Toscana, ma anche e soprattutto allo Stato, in particolare nei confronto del responsabile della Protezione civile e del Commissario straordinario per l’emergenza Covid.
Inaccettabili 29mln di dosi ferme ad Anagni
«E’ veramente inaccettabile – sostengono i sindaci – che 29 milioni di dosi di vaccini siano ferme ad Anagni. Occorre che lo Stato le requisisca e le metta subito a disposizione dei cittadini italiani. Non possiamo più perdere tempo contro il virus. Se i vaccini tardano ad arrivare, come sta succedendo sui nostri territori, che si inizino a produrre anche in Italia. La campagna – si sottolinea ancora – che avrebbe dovuto sostituire e implementare quella in corso al centro prelievi dell’ospedale di Cecina, in un primo momento doveva partire sabato scorso. Rimandata poi ad oggi. E oggi rimandata ancora a data da destinarsi perché mancano i vaccini, mentre la struttura di via Pertini è già pronta ormai da giorni. E tanti cittadini della Bassa Val di Cecina – concludono -, soprattutto anziani e persone fragili, sono costrette a seguire procedure digitali complicate e non accessibili a tutti per prenotarsi e poi recarsi, spesso con i loro familiari, fino a Livorno per vaccinarsi. Una procedura che i sindaci ormai non accettano più».