Arrivano i primi nomi nel registro degli indagati per i due ponti crollati in Maremma (quello del Rattaiolo e il ponticello che corre sul torrente Perla) durante l’alluvione del 14 ottobre. Si tratta, come previsto, degli enti locali che avevano competenze su queste struttura, ossia il sindaco di Manciano Marco Galli, il neopresidente della Provincia di Grosseto Emilio Bonifazi e tecnici del Comune e della Provincia. «Un atto formale», spiegano dalla Procura di Grosseto, utile soprattutto agli interessati che in questo modo potranno nominare dei propri esperti e difendersi sin da subito da eventuali accuse in vista delle due perizie, che partiranno verosimilmente alla fine di questa settimana. La Provincia è interessata per la strada 159 Scansanese (il Rattaiolo è al km 93), il Comune per la strada vicinale comunale Manciano-Santa Fiora (quella del Perla). Due docenti universitari, l’ingegner Stefano Pagliara e l’ingegner Mauro Sassu, sono i consulenti che dovranno condurre gli accertamenti a partire dal 19 novembre, data in cui è stato fissato uno degli incidenti probatori.
Senza indagati l’inchiesta sulle sorelle morte a Manciano Ancora senza indagati, invece, la parte più importante dell’inchiesta su disastro ambientale, quella che cerca eventuali responsabilità per la morte delle due sorelle di Manciano. Qua infatti l’inchiesta è contro ignoti. Omicidio colposo, inondazione e delitto colposo di danno le ipotesi di reato per i fatti avvenuti il 14 ottobre. In questo caso l’udienza si terrà l’1 dicembre e prenderanno l’incarico due docenti dell’Università La Sapienza, l’ingegner Francesco Napolitano e l’ingegner Giuseppe Cantisani, entrambi del dipartimento di ingegneria civile edile e ambientale.
Apprensione in vista dell’ondata di maltempo Intanto, l’allerta meteo su tutta la Maremma è stata prorogata fino a venerdì mattina (doveva finire giovedì sera). Al momento si registrano piogge, vento forte e grandi mareggiate lungo la costa, ma nessun disagio particolare per la popolazione. L’apprensione comunque è tanta, come dimostrano le scuole chiuse in ben nove Comuni. Le autorità di controllo continuano a monitorare la situazione e a sconsigliare l’uso dell’automobile per gli spostamenti.