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FIRENZE – «La Regione Toscana deve rimborsare i genitori che sono stati costretti ad effettuare tamponi molecolari a pagamento a causa dell’indisponibilità di tamponi da parte della Asl (1)».

A dirlo l’associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc) in una nota.

«La piattaforma toscana per prenotare i vaccini nella provincia di Firenze, infatti, segnala da tempo l’indisponibilità totale: nessun posto disponibile. Né è dato sapere quando ci saranno posti – spiega Aduc – . Tanti genitori, per non lasciare i figli a casa per giorni o settimane in attesa di questo servizio, devono rivolgersi a strutture private, spendendo fino a 100 euro a bambino. Questo è lo stato della Sanità toscana tredici mesi dopo lo scoppio della pandemia: nessun tampone disponibile per gli studenti. Salvo poi sentire i vertici della Regione riempirsi la bocca su quanto è importante tenere aperte le scuole!».

Come chiedere il rimborso

«A chi è stato costretto a pagare di tasca propria a causa dell’inefficienza Toscana – spiega l’Associazione -, consigliamo di chiedere il rimborso alla Regione, per raccomandata ar o PEC, allegando la ricetta medica e la ricevuta di pagamento del tampone:

Presidente della Regione Toscana – Piazza Duomo, 10, 50122 – Firenze – PEC regionetoscana@postacert.toscana.it

Consigliamo anche di inviare tale richiesta per conoscenza al Difensore Civico della Toscana, anche per mail: difensorecivico@consiglio.regione.toscana.it».

Pronti alle azioni legali

«In difetto, procederemo per vie legali, in ogni sede competente – conclude la nota di Aduc -, anche per accertare se la Regione abbia posto in essere ogni strumento a sua disposizione per garantire il monitoraggio della diffusione del virus e la sicurezza nelle scuole».