Luigi De Mossi

SIENA – «Anche a Siena abbiamo bisogno di investitori seri che portino denaro pulito, ma non possiamo chiedere la patente di verginità». Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi in merito all’inchiesta “Hidden Partners” della Gdf di Siena che vede 12 indagati con l’accusa a vario titolo di autoriciclaggio, reati tributari, societari e di corruzione e contro il patrimonio.

«I soldi della Fondazione Mps sono finiti»

«Siamo in un momento particolare, questa città è rimasta molto ferma perché non aveva bisogno di niente, avevamo le risorse infinite della Fondazione Mps, ma ora non ci sono più» ha spiegato il primo cittadino aggiungendo che «è chiaro che ci saranno nuovi investitori e non possiamo chiedere la patente di verginità. Non so se ci sono responsabilità o no, da cittadino voglio pensare che la maggior parte delle persone si comporti in modo adeguato, se ci sono responsabilità chi le ha le pagherà» ha sottolineato il sindaco De Mossi che in merito al coinvolgimento nell’indagine del presidente di Unioncamere Toscana Massimo Guasconi ha detto: «Saprà come difendersi, come tutti gli altri, e ognuno si assumerà le sue responsabilità».

300 posti di lavoro da tutelare

In merito, poi, ai lavoratori delle attività di bar e ristoranti coinvolte nell’indagine, De Mossi ha spiegato che sono «oltre 300 le persone occupate in questi settori che per noi sono strategici, la mia preoccupazione è legata a lavoro e occupazione e spero che, al netto delle responsabilità» questa vicenda «non si traduca in un disastro occupazionale per la città. Ben vengano i controlli ma attenzione perché la città ha bisogno di risorse e di investitori per ripartire e molti di questi verranno dall’esterno».

Rinuncia alla difesa di un indagato

Nel corsod ella conferenza stampa e attraverso una nota il sindaco ha annunciato di aver rinunciato alla difesa di uno degli indagati, Andrea Bellandi, «di comune accordo con il mio assistito, si è deciso lo scioglimento dell’incarico professionale con rinuncia al mandato nel procedimento penale n. 3323/2018 R.G.N.R., in ragione del fatto che solo successivamente alla nomina il sottoscritto ha appreso che vi fossero altri profili che potenzialmente potrebbero riguardare il Comune di Siena». «La mia scelta è stata del tutto libera – ha spiegato il sindaco – e assolutamente basata su ragioni che non sono legate né alla valutazione del procedimento, né a pressioni di nessun genere»