Non ci giriamo attorno, la prima volta al Lucca Comics è paragonabile solo a uno sbarco su Marte. Non ha niente a che vedere con quello che avete fatto prima o con qualcosa che farete in futuro. C’è la gente, tanta gente. Ci sono i colori, tanti, tanti, tanti colori. Ci sono gli over 60 e i bambini nei passeggini. Ci sono i cosplayer al fianco di gente con una comunissima t-shirt. Insomma il Lucca Comics è un immenso calderone in cui i protagonisti principali non sono tanto né i fumetti né i videogiochi, ma le persone che intasano le vie della città. Nonostante la ressa nessuno è nervoso o irritato, anche io che solitamente sopporto poco la calca non mi sono mai innervosito. E’ probabilmente quel clima di festa che serpeggia dappertutto, un bellissimo clima.
240mila biglietti in quattro giorni Un nuovo record che quasi non fa più notizia, visto che ogni anno viene ritoccato verso l’alto, incurante della crisi. Ieri è stato senza dubbio il giorno più frenetico, con oltre 100mila visitatori presenti a Lucca e con file davvero chilometriche davanti alle attrazioni principali (Piazza Anfiteatro con il padiglione di Star Wars il caso più eclatante). Anche io ho dovuto rinunciare a molte di quelle tappe che avevo messo nel mirino, ma alla fine c’è così tanto da vedere che è davvero difficile andarsene con l’amaro in bocca. Lucca è stata messa a dura prova da un simile afflusso di gente, si è piegata ma non si è spezzata, soprattutto grazie all’organizzazione capillare messa in piedi. Alla fine il vero problema resta sempre quello dell’esodo di massa la sera, quando le strade si intasano in tutte le direzioni, ma è un problema di difficile risoluzione.
Chi ne esce vincitore? Cominciamo citando la città, coi commercianti in primis abilissimi nello sfruttare un indotto che non ha eguali prestandosi più che volentieri a sconti, mascherate e regalando sempre un sorriso a tutti. Ne esce vincitore il mondo del fumetto italiano, che in questi ultimi anni si sta sempre più rafforzando, aiutato da una base che cresce esponenzialmente grazie a una qualità editoriale eccelsa. Tutto si riassume in una frase che Roberto Recchioni (deus ex machina di Dylan Dog) ha scritto stamattina su Facebook: «Qualsiasi fumettista che si è lamentato di Lucca Comics 2014 deve andare a lavorare in miniera». Si tratta infatti di un’occasione unica per il settore, ieri infatti ogni banco d’esposizione è stato letteralmente preso d’assalto dagli appassionati; gli affari giravano, senza ombra di dubbio.
Impressioni Come ho detto all’inizio, la prima volta al Lucca Comics si vive con lo spirito di un esploratore spaziale. All’inizio ti muovi goffamente in un ambiente che non ti sembra tuo, ma lentamente inizi a prenderci confidenza. E’ allora che si notano i sorrisi, le risate e quell’irrefrenabile desiderio di spensieratezza che si respira in ogni strada. E allora va bene tutto, vanno bene le file e gli ingorghi, non importa. L’importante è che ci sia il Lucca Comics 2015. Alla prossima.