250px-Chiesa_di_Santa_Cristina_(Pisa)E’ stata completamente restaurata e giovedì sarà restituita alla collettività con una cerimonia presieduta dall’arcivescovo pisano Giovanni Paolo Benotto, la chiesa di Santa Cristina, la più antica della città e quella dove prese le stimmate Santa Caterina, patrona d’Italia. Il restauro, costato circa 160 mila euro, è stato finanziato dalla Fondazione Pisa, che ha accolto un anno fa la sollecitazione del parroco monsignor Franco Cei. L’intervento ha eliminato alcune criticità strutturali con conseguenti interventi di consolidamento che hanno interessato soprattutto la struttura lignea della copertura dell’edificio. Contemporaneamente sono state restaurate le decorazioni murali neoclassiche originariamente presenti sulle pareti interne della chiesa ed è stato risanato l’apparato murario interno pregiudicato da consistenti infiltrazioni di umidità: la chiesa sorge vicino alle sponde dell’Arno in pieno centro storico. Riqualificati l’organo e gli arredi interni.

Un lavoro raffinato «E’ stato un lavoro raffinato – ha commentato la soprintendente dei beni culturali di Pisa, Paola David – e continueremo a prestare grande attenzione a questo monumento, cercando anche le risorse necessarie per ripristinare le condizioni originarie della facciata, restaurata una trentina d’anni fa senza tenere conto però delle indicazioni cromatiche originali».

La storia La chiesa di Santa Cristina è documentata dall’VIII secolo e fu distrutta da un’alluvione nel 1115 e ricostruita nel 1118. Fu restaurata nelle forme attuali nel 1816 su progetto di Francesco Riccetti, cui si deve anche il campanile. All’interno, ad aula unica, si conservano le decorazioni murali monocrome neoclassiche, ora completamente riscoperte grazie all’intervento di restauro, una Madonna col Bambino su tavola del XIV secolo, una tela del Passignano (Santa Caterina riceve le stimmate) con una rara immagine seicentesca dei lungarni pisani di tramontana e la copia ottocentesca del Crocifisso di scuola pisana (XII secolo). Venticinque anni fa, l’allora pontefice Giovanni Paolo II visitò la chiesa e vi si raccolse in preghiera.