Divieto di dimora a Siena per Vincenzo Del Regno, già segretario comunale nella città del Palio e poi del Comune di Firenze, dal 2017 alla metà del 2019 membro della deputazione generale della Fondazione Mps, nonché attuale giudice della sezione regionale della Corte dei Conti della Toscana.

E’ la misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Siena nell’ambito dell’inchiesta che vede indagate a vario titolo 12 persone con l’accusa di autoriciclaggio, reati tributari, societari e di corruzione e contro il patrimonio.

Sotto la lente degli inquirenti la società Sielna Spa di proprietà dell’imprenditore kazako nel settore petrolifero Igor Bidilo che, secondo l’accusa, attraverso fondi custoditi in diversi paradisi fiscali che avrebbero portato ad un’evasione fiscale di oltre 50 milioni di euro nel 2014 e 2015, avrebbe poi portato all’acquisto di numerose attività nel settore della ristorazione a Siena, Roma, Milano e Firenze. Qui il Caffè Scudieri e poi la gestione della caffetteria di Palazzo Pitti e, nel 2019, lo storico caffè Giubbe Rosse.

Proprio in quest’ultima operazione figurerebbe Del Regno che avrebbe agevolato l’acquisto tramite i suoi contatti interni al Comune di Firenze per poi compiere con la stessa Sielna operazioni commerciali private.

Misura cautelare per presidente Camera di Commercio Siena e Arezzo

Raggiunto da misura cautelare con la sospensione per 6 mesi dai pubblici uffici il presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Siena Massimo Guasconi fresco di nomina alla presidenza di Unioncamere Toscana. Secondo l’accusa Guasconi avrebbe cercato degli investitori per sostenere l’attività imprenditoriale di Sielna Spa in cambio dell’acquisto da parte della stessa di una sua proprietà in Val d’Orcia con un contratto preliminare di vendita del valore di circa 400mila euro. Sospensione dell’esercizio di attività imprenditoriale per 2 figure apicali della società Sielna e sospensione per 2 mesi dal pubblico ufficio per un agente di Polizia Municipale a Siena per il suo coinvolgimento in un presunto episodio di corruzione.

I legali: «Totale estraneità»

«Il dott. Guasconi, preso atto dell’ipotesi di reato che viene avanzata, afferma la propria totale estraneità rispetto all’ipotesi delittuosa prospettata e a tale riguardo contesta con fermezza ogni ipotesi di matrice corruttiva a suo carico, avendo egli sempre agito, in qualità di Presidente della Camera di Commercio di Siena e Arezzo, nell’esclusivo interesse delle società del territorio, tutte in modo indistinto». E’ quanto comunicano in una nota stampa i legali difensori di Guasconi, gli avvocati Enrico e Lorenzo De Martino. «Nel contempo, nell’ottica di assoluta trasparenza nonché giusta serenità nei confronti dell’Ente, si è volontariamente autosospeso – con effetto immediato – dalla carica di Presidente, in attesa di prendere visione del fascicolo delle indagini, così da poter sin da subito valutare le prime attività difensive» conclude la nota.

Sequestrati appartamenti, un ex convento a Firenze e un attico vicino piazza di Spagna

Tra gli indagati ma non raggiunto da misura cautelare il magnate kazako Igor Bidilo a cui sono stati sequestrati oggi dalla Gdf beni mobili e immobili tra cui diversi appartamenti a Siena, un ex convento a Firenze ed un attico vicino a Piazza di Spagna a Roma.

Richiesti i domiciliari. Gli altri indagati

Per Bidilo, Del Regno, Guasconi e i 2 dirigenti di Sielna la Procura di Siena aveva chiesto gli arresti domiciliari. Nell’ambito dell’inchiesta avviata alla fine del 2018 e condotta con numerose rogatorie internazionali, intercettazioni telefoniche, informatiche e ambientali risultano a vario titolo indagati altre 7 persone raggiunte oggi dalle informazioni di garanzia. Tra queste il deputato di Fratelli d’Italia e patron del Potenza Calcio Salvatore Caiata oltre ad un noto imprenditore senese e attuale direttore generale della squadra di calcio Acn Siena.