Attivazione dello psicologo scolastico per gli adolescenti in grado di fronteggiare le loro fragilità emotive causate dall’emergenza sanitaria Covid-19 e istituzione dello psicologo di assistenza primaria.
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna la Giunta ad implementare l’offerta di servizi psicologici all’interno del servizio sanitario regionale, anche valutando la realizzazione di progetti sperimentali, come quello, appunto dell’introduzione della figura dello psicologo nelle Case della salute.
Un atto che è il risultato di un percorso condiviso da tutte le forze politiche, iniziato in Commissione sanità con l’audizione della presidente dell’Ordine degli psicologi Maria Antonietta Gulino, che ha illustrato i dati riferiti al peggioramento della condizione psicologica durante la pandemia, particolarmente accentuata in alcune fasce d’età e categorie, soprattutto per l’infanzia e l’adolescenza. Tra le emergenze segnalate dagli psicologi rilevanti aumenti di stati di tristezza e apatia, crisi di collera, alterazione del rapporto con il cibo e altre patologie.
“Crediamo che la Toscana meriti un presente ed un futuro incentrato a creare salute, benessere e felicità. Per questo vogliamo contribuire a far diventare la Toscana una regione all’avanguardia sui temi della salute psicologica. La salute psicologica delle persone non ha bandiere, non ha colori, ma è un sacrosanto diritto di tutti – ha detto la presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino – ringrazio il presidente Enrico Sostegni, l’assessore Simone Bezzini, il Consiglio e la Giunta regionale per aver approvato un atto a cui dovrà essere dato seguito ma che rappresenta una svolta storica per la Toscana”.
Le nuove figure Lo psicologo di assistenza primaria, un sevizio che possa aiutare ed alleggerire nel loro carico i medici di assistenza primaria, e possa indirizzare i cittadini a percorsi di cura di secondo livello se necessario. La figura dello psicologo scolastico che possa rispondere ai bisogni immediati di alunni, professori, personale scolastico e famiglie, facendo da screening per le maggiori difficoltà emergenti e aiutando a prevenire e ad agire su fenomeni tipo il bullismo, l’abbandono scolastico, le difficoltà di apprendimento, fenomeni di dipendenza da sostanze e disturbi del comportamento alimentare.
“L’emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo ci ha mostrato in maniera brutale le conseguenze sulla e non solo fisica delle persone e la crescente domanda di presa in carico dei bisogni di questo ambito – – ha detto il presidente della III Commissione Enrico Sostegni illustrando l’atto – Quella psicologica è una dimensione fondamentale del benessere dei cittadini e farsi carico della salute della persona nella sua globalità, ampliando la rete del servizio sanitario regionale rappresenta anche un beneficio in termini di minore consumo di farmaci antidepressivi e antipsicotici”.
“Accogliamo con favore questa risoluzione del Consiglio – commenta l’assessore alla sanità Simone Bezzini – in una fase emergenziale come quella attuale, la pandemia non è più solo un’emergenza sanitaria ma anche psicologica. Sono sicuro che la Giunta si attiverà per recepire e dare seguito a quanto indicato come priorità dagli psicologi toscani che ringrazio per il lavoro che stanno quotidianamente svolgendo”.
Tra gli obiettivi che la risoluzione si propone, c’è quello dell’istituzione a livello nazionale del servizio di psicologia di cure primarie e su questo la risoluzione impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Parlamento e del Governo per discutere ed approvare i disegni di legge presentati.